Sono stati sei mesi ampiamente positivi, quelli della prima metà del 2011 di Wind: secondo i dati recentemente diffusi dalla compagnia, l’utile netto è cresciuto del 59 per cento su base annua a 26 milioni di euro; 2,75 miliardi i ricavi, con una crescita dell’1,6 per cento, trainati dal settore dei servizi (+2,1 per cento).
Soddisfazione per questi risultati è stata espressa dall’AD Ossama Bessada, soprattutto perché raggiunti in un una fase economica difficile; tali risultati confermano la capacità di Wind di ottenere risultati superiori alle medie del mercato, sia per creazione di valore, che per crescita dei risultati.
L’ebitda della prima metà dell’anno si è lievemente contratto – di circa l’1,6 per cento – per varie cause, tra cui l’aumento del canone di affitto unbundling pagato a Telecom. I clienti sono comunque in crescita, soprattutto nel segmento della telefonia mobile; l’incremento globale è stato del 6,7 per cento a 20,6 milioni.
280mila le attivazioni nette registrate nel secondo trimestre 2011; in discesa, -5,5 per cento, i ricavi medi per cliente (Arpu) della telefonia mobile, calo causato dal taglio delle tariffe di terminazione e dall’aumento del numero di sim utilizzate dalle offerte «solo dati» (pc, tablet, ecc.) che non generano ricavi voce.
I clienti fissi sono cresciuti del 7,7 per cento, per un totale di circa 3,3 milioni, la crescita dei clienti voce diretti è stata dell’11,8 per cento. Il segmento residenziale ha ottenuto un 6,1 per cento di crescita nei ricavi.
La ha visto i propri clienti aumentare del 18 per cento, raggiungendo i 2,08 milioni; la clientera dual-play (Internet + voce) raggiunge 1,7 milioni, con un incremento del 16,5 per cento. Il segmento Internet e dati ha assistito a un incremento dei ricavi del 18 per cento, 23 per cento quello della sola banda larga.
I dati sono disponibili mediante comunicato stampa recentemente diffuso dal sito internet ufficiale della compagnia telefonica, al quale vi rimandiamo per l’analisi completa.