L’ISTAT ha diffuso alcuni dati sugli arrivi e sulle presenze nelle strutture ricettive italiane nel corso del primo trimestre del 2015. Questi dati mostrano una leggera ripresa per il settore del turismo anche se i tempi medi di permanenza si sono ulteriormente ridotti rispetto ai dati del 2014.
Tra gennaio e marzo complessivamente si sono registrati più di 16,4 milioni di arrivi negli esercizi ricettivi, intendo con questa espressione il numero di clienti che ha effettuato il check-in nelle strutture. Il dato è in crescita dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Sempre nel primo trimestre il comparto del turismo italiano registra quasi 48,2 milioni di presenze nelle strutture ricettive, intendo con questa espressione il numero totale di notti trascorse nelle strutture da parte dei clienti. Anche in questo caso il dato è in crescita rispetto allo scorso anno anche se solo dello 0,2%. Le presenze sono quasi equamente distribuite con 24,4 milioni di presenze da clienti residenti in Italia e 23,8 milioni di presenze da clienti non residenti. In flessione è invece il tempo medio di permanenza sceso da 2,97 giorni del primo trimestre del 2014 a 2,93 giorni dei dati del 2015. La permanenza dei clienti non residenti (3,37 giorni) è mediamente maggiore di quella dei clienti residenti (2,60 giorni).
Gli alberghi costituiscono l’asse portate del turismo ricettivo italiano e nel primo trimestre del 2015 hanno registrato quasi 14,5 milioni di arrivi con una crescita dell’1,1%. Il totale delle presenza negli alberghi è invece arrivato a quota 39,6 milioni pari all’82,3% del totale ed in crescita dello 0,1%. Anche negli alberghi la permanenza media è scesa da 2,76 a 2,74 giorni.
Gli esercizi extralberghieri infine hanno registrato più di 1,9 milioni di presenze (+4,8% rispetto al primo trimestre 2014) e più di 8,5 milioni di presenze (+0,8%). Il tempo di permanenza è sceso invece da 4,61 a 4,44 giorni.
[Via | ISTAT]
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