Sono premesse positive quelle accolgono la stagione estiva per il turismo italiano. Federalberghi ha recentemente presentato alcuni dati sullo stato di salute del settore che suggeriscono un trend positivo ed evidenziano l’importanza del comparto turistico nell’economia italiana.
Tra giugno e settembre, in basi ai dati del 2015, in Italia si attende l’arrivo di circa 55 milioni di turisti a cui corrisponderanno circa 235 milioni di pernottamenti. Negli ultimi 5 anni l’Italia sembra aver ritrovato una crescente capacità attrattiva tanto che raffrontando i dati del 2010 con quelli del 2015, il numero di turisti in estate è cresciuto del 12%.
A trainare il settore sono soprattutto i turisti esteri che sempre negli ultimi 5 anni sono aumentati del 24%. Se i dati dello scorso anno saranno confermati, nell’estate 2016 sono attesi in Italia quasi 28 milioni di turisti stranieri. Più contenuto è l’incremento del turismo interno che ha registrato una crescita limitata al 3%. Tra giugno e settembre dovrebbero essere comunque circa 27 milioni gli italiani in vacanza.
Per effetto di questa situazione anche nel 2016 gli arrivi dall’estero (51%) dovrebbero superare quelli interni. Germania (6,2 milioni), Stati Uniti (2,4 milioni) e Francia (2 milioni) sono i paesi da cui si attende il maggior numero di arrivi. Nei flussi interni sono invece Lombardia (6 milioni di arrivi), Veneto (2,5 milioni) e Lazio (2,4 milioni) a movimentare maggiormente il settore.
La stagione estiva resta cardine del turismo italiano tanto che si concentrano tra giugno e settembre circa la metà degli arrivi ed oltre il 60% dei pernottamenti negli esercizi ricettivi (alberghieri ed extralberghieri). Le imprese che operano nel turismo occupano in estate più di 1,1 milioni di lavoratori con un picco nel mese di agosto. Su base annua il settore contribuisce all’economia con un valore aggiunto di 171 miliardi di euro pari all’11,8% del PIL lordo.
[Via | Federalberghi]
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