Tempi duri per i dipendenti che a fine mese oltre allo stipendio ricevono anche i ticket da utilizzare al ristorante nella pausa pranzo. Se è vero che una buona percentuale di lavoratori, in tempi di crisi, preferisce portare da casa il pasto e usare i buoni pasto per la spesa familiare, è altrettanto sicuro che tra commissioni alte e ritardi nei pagamenti, gli esercizi commerciali cominciano a dire no. Di conseguenza il braccio di ferro tra il settore della ristorazione e le aziende che li forniscono sta diventando un problema insostenibile. Bisognerebbe forse pensare ad un sistema di pagamento alternativo, magari sullo stipendio? In molti sperano che piuttosto che togliere del tutto questo piccolo privilegio, si possa trovare un giusto compromesso valido per tutti.
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Noleggio o leasing? il dubbio delle aziende
Il dilemma è sempre lo stesso e nonostante sembri facile da risolvere, questo è un problema piuttosto annoso per tutte le aziende, indipendentemente dalle esigenze. Leasing o noleggio? L’imperativo, comunque, è uno solo: risparmiare. Un periodo di crisi economica ancora presente, seguito all’arrivo per il nostro Paese dell’euro hanno creato parecchio scompigli e non è facile venirne fuori per nessuna impresa. Le finanze sono diminuite e anche chi economicamente sta bene deve stare attendo e fa comunque i conti con una serie di limitazioni di mercato.
Impianti Fotovoltaici in Sicilia e orologi che corrono
La colpa potrebbe essere degli impianti fotovoltaici e, anzi, man mano che passano le ore gli studiosi ne sono sempre più certi. Le aziende che si occupano del settore, quindi, hanno tutte gli occhi puntati sullo stranissimo fenomeno che da una settimana interessa la Sicilia, soprattutto la zona di Catania. Sembra, infatti, che gli orologi vivano di una strana autonomia e che “decidano” all’improvviso di spostarsi di quindici o venti minuti. In un primo tempo si pensava all’Etna, ma dato che questo tipo di energie alternative, non sempre vanta una precisa regolazione, in rari casi potrebbe anche dare vita a fenomeni elettromagnetici di una certa rilevanza.
Scuola di impresa: a Palermo porte aperte per 2000 ragazzi
Un impreditore non diventa una persona di successo per pura fortuna o esclusivamente per interessanti intuizioni: come in ogni cosa, infatti, dietro c’è uno studio profondo e continuo che, a lungo andare paga e regala alti guadagni. Ecco perchè le tecniche per mantenere viva e vitale una azienda, i giovani dovrebbero impararle sin da ragazzi e dagli anni della scuola. A Palermo, infatti, parte il primo progetto di questo tipo e 2000 studenti protranno prendere parte ad una manifestazione davvero unica nel suo genere quanto estremamente utile.
Imprese e lavoro: diminuisce la disoccupazione?
Sembra che il mese scorso sia stato piuttosto felice per chi è in cerca di una occupazione o teme di perdere quella che ha. A guidare questa tendenza positiva, però, è la Svizzera e le aree al confine con una sensibile diminuzione di coloro che non hanno un lavoro. Ad essere tenuto sotto stretta osservazione è stato maggio, in cui la maggior parte dei cantoni latini, Ticino in testa, hanno guidato una classifica ben notevole con punte in eccellente calo rispetto alla media nazionale.
Batterio killer: le imprese denunciano 150 milioni di danni
E’ una congiura contro il benessere delle aziende: nel momento in cui sembrano riprendersi, arriva sempre un imprevisto a peggiorare la situazione. Ecco che se la crisi economica sembrava alle spalle adesso arriva il batterio killer, a creare grossi danni alle imprese che si occupano del settore ortofrutticolo. Nei giorni scorsi si parlava di cetrioli pericolosi per l’infezione, poi si è passati ai germogli di soia e mentre in Germania, vero centro del problema, si alternano novità su abbassamento del contagio e altre morti sospette, le perdite si fanno sentire.
Piccole imprese: la guerra del Made in Italy
Il Belpaese è probabilmente come pochi Paesi al mondo, una riserva quasi inesauribile di alimenti tipici e difficili di riprodurre senza i prodotti specifici delle nostre terre, per questo il Made in Italy va assolutamente difeso a tutti i costi. Tutti ci citano anche all’estero e le lodi si sprecano, ma questo non fa altro che fornire ad altri Stati l’idea di copiare le eccellenze peculiari. Per tentare di preservare quanto più possibile, quello che davvero nasce nello Stivale, nelle scorse ore a Milano circa 150 industriali hanno dato vita a «Reparto Produzione» un’associazione a tutela del vero Made in Italy. Sotto questo nome, quindi, vengono raggruppate le imprese che si occupano di tutte le fasi dalla raccolta e reperimento alla lavorazione di ciò che poi viene portato in tavola.
Aziende Sardegna e frodi alimentari
Terra di sole e di mare e, purtroppo, pure di frodi alimentari. La Sardegna lo scorso anno di certo non si è fatta notare soltanto per il suo paradiso naturalistico. Sono circa 140 le aziende agroalimentari delle 1346 controllate risultate in qualche modo irregolari. Ben l’11 per cento delle strutture in pratica secondo quanto comunicato nelle scorse ore dall’ispettorato centrale della tutela della qualita’ e repressione frodi di prodotti alimentari (Icqrf).Quest’ultimo è un organo del ministero delle Politiche agricole che garantisce la corretta commercializzazione dei prodotti con una sede proprio a Sassari. Non che si tratti di un fenomeno isolato e relegato solo all’isola, però è chiaro che un risultato in negativo così fa scalpore.
Energie rinnovabili: le aziende investono
Le energie rinnovabili, finalmente, potrebbero avere un futuro roseo e dopo anni di indecisione cominciano a muoversi spiragli di investimenti. Se i costi restano elevati, con il tempo si riesce ad ammortizzare la spesa e in più, dato da non sottovalutare, si rispetta anche l’ambiente ottenendo i medesimi risultati. A cominciare dai cittadini, attenti al loro futuro e a quello dei figli e interessati a queste potenzialità dal carattere inesauribile. Capita sempre più spesso, quindi, di vedere sui tetti degli impianti fotovoltaici per la produzione e il consumo in proprio di energia elettrica.
Azienda agricola tedesca causa del proliferare del batterio killer?
La paura cresce in gran parte del globo e di fronte al panico, giustificato o esagerato, l’Italia è sempre in prima linea. I cetrioli killer sono snobbati, anche se adesso sembra che pericolosi siano solo i germogli di soia. In effetti si sta cercando in tutti i modi possibili di scoprire almeno come fermare il batterio killer e meglio ancora da dove si partito quello che sta diventando un problema di dimensioni sempre più vaste. La causa della diffusione del batterio E.coli potrebbe essere legata ad una azienda tedesca, della Bassa Sassonia.
Buoni pasto aziendali: si va verso il ticket elettronico?
Continua ad essere in grande subbuglio il mercato dei buoni pasto aziendali e non mancano ancora adesso le polemiche tra imprese e associazioni. L’una accusa le altre e viceversa: ritardi nei pagamenti, mancata ricezione dei ticket e il litigio è praticamente sempre dietro l’angolo. Un sistema giunto al collasso che non può proprio durare più di tanto. Proprio le stesse società, allora, hanno deciso di correre ai ripari.
Aziende del cetriolo: in Puglia è crisi
Il batterio killer non colpisce soltanto in maniera visibile ma è in grado di creare danni enormi ogni giorno all’economia mondiale e di distruggere le aziende. Parliamo del famoso cetriolo che dopo aver fatto delle vittime in Germania, adesso getta nello sconforto le imprese che si occupavano di produzione e di lavorazione dell’ortaggio, perchè la paura ferma i clienti nell’acquisto. Ad essere sull’orlo del collasso, sono soprattutto le strutture della Puglia praticamente ferme da molti giorni ormai e il rischio fallimento, dopo aver sopportato una pesante crisi economica è dietro l’angolo.
Donne imprenditrici: boom negli ultimi mesi
Non è una novità: di fronte alla crisi economica ma più in generale ai problemi di tutti i giorni, dopo un primo momento di sconforto, le donne alzano la testa e combattono senza esclusione di colpi. Questo permette loro di essere sempre vincenti. Se la voglia di fare non manca, anche quando la poltrona più interessante è sempre e comunque occupata da un uomo, le italiane prendono incentivi e agevolazioni al volo e si improvvisano imprenditrici. Certo è chiaro che deve esserci una idea e un talento di fondo e poi la propria azienda può vedere la luce.
Aziende Emilia Romagna: le più puntuali a pagare i fornitori
E’ un dato curioso e, nello stesso tempo, interessante: l’Emilia Romagna è risultata essere la regione italiana più puntuale in merito ai pagamenti delle aziende ai fornitori. Questo secondo una osservazione condotta nel primo trimestre 201. La media rilevata è di 49,23% di aziende (contro il 41,8% nazionale). Tutti questi esercizi, infatti, sono stati perfetti in merito al saldo dei propri conti alla scadenza pattuita. La ricerca evidenzia, inoltre, un netto miglioramento rispetto al passato con un più 4%. Nello specifico, è possibile confermare che a fine marzo 2010 il tasso di puntualita’ in regione era del 44,9%.