Sarà solo la crisi economica che ha fatto drizzare le orecchie a imprenditori e direttori di azienda o forse ci si avvia verso una maggiore coscienza ambientale e attenzione ai consumi? Probabilmente entrambe le cose: ma oggi le flotte aziendali sono scelte e mantenute con una certa attenzione prima alle emissioni e poi all’eventuale spreco di carburante, nocivo del resto per la natura e, quindi, per la salute di tutti. I nuovi dati sull’acquisto di vetture, tra l’altro, evidenziano che in questo momento i privati stanno acquistando molto poco, forse perchè preferiscono partire per le vacanze e poi pensare ad eventuali altre spese, mentre invece sono le aziende a pensare a risistemare il proprio parco auto.
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Aziende e pubblicità sui social network
Qualche imprenditore ci prova timidamente, soprattutto se la sua è una azienda medio-piccola. Nel caso di imprese più grandi le cose cambiano ma non di molto poi visto che, in effetti, in Italia con i social network il rapporto resta contraddittorio. La pubblicità via internet, invece, è molto più efficace perchè gira molto velocemente e si trasmette da utente a utenti con costi evidentemente più bassi.
Aziende e lavoro: si cercano ingegneri, operai e cuochi
Più della metà dei giovani è senza lavoro e a Bologna in particolare resta a casa uno su tre secondo il nuovo report sul mercato del lavoro della Provincia. Chi ha meno dei 25 anni non trova un impiego nel 27,8%nel caso dei maschi e nel 30,9% nel caso delle femmine. Quesot nonostante sembra che la crisi abbia preso ad allontanarsi e si sia registrato un miglioramento nel mercato del lavoro. In buona parte il cambiamento è partito dalle agenzie di lavoro interinale che, ogni mese, mobilitano oltre 5 mila persone.In questo senso, le persone vengono assunte con contratti di somministrazione che solo nel periodo compreso tra il 2009 e il 2010, hanno fatto registrare un vero e proprio boom con un +24,4% su base annua. L’accordo avviene in questo caso tra il somministratore, (un’agenzia del lavoro autorizzata dal ministero per il lavoro che stipula un contratto con un lavoratore) l’utilizzatore cioè l’impresa e il dipendente potenziale.
Aziende: giovani e donne con i salari dimezzati
Sei una donna o un giovane laureato? Nella maggior parte dei casi il tuo stipendio sarà inferiore a quello dei colleghi uomini, anche dimezzato. Non è una esagerazione ma la conferma di uno studio appena effettuato. Moltissime ragazze, soprattutto del sud si devono accontentare di salari bassi e hanno maggiori difficoltà ad inserirsi facendo parte delle cosiddette ‘3G’. Si tratta di discriminazione in 3 aree, genere generazione e geografiche.Una immagine tragica della condizioni di lavoro nel mondo degli studi professionali resa nota da una ricerca realizzata dall’Università Politecnica delle Marche con Fondoprofessioni (Fondo paritetico interprofessionale per la formazione continua dei dipendenti degli studi professionali) e presentata ad Ancona in occasione del forum ‘Dalle pari opportunità alle opportunità di sviluppo’, organizzato da Fondoprofessioni in collaborazione con Confprofessioni (Confederazione italiana libere professioni).
Aziende italiane di metalli: affari a Dusselsseldorf
L’Italia è di nuovo orientata all’estero? In alcuni settori sembra proprio di si, tanto che sono circa 200 le imprese del Belpaese che si occupano tutte di metallurgia che nei prossimi giorni arriveranno a Dusselsseldorf. Il trasferimento non è definitivo, almeno non al momento, perchè il motivo del viaggio è dovuto in particolare a quattro eventi interconnessi (“Gifa”, dedicata alla fonderia; “Metec”, alla metallurgia; “Thermprocess” ai forni industriali e ai processi termici correlati e, infine, “Newcast”, mostra dedicata ai processi di fusione).Il primo sarà l’incontro di punta e vi prenderanno parte ben 43 imprese italiane.
Aziende e social network: quali sono quelle che li usano di più?
Una ricerca recente, portata avanti da OssCon, Centro di ricerca sui media e la comunicazione dell’Università Cattolica e Digital PR, ha dimostrato che sono almeno un centinaio le aziende di vario settore che comunicano e si sponsorizzano attraverso i principali social network. Vari i servizi che propongono e, in questo caso parliamo di banche, aziende automobilistiche, strutture dedicate al consumer electronics e così via dicendo. Ci si chiede in che modo e a quale velocità viene aggiornato il profilo su Facebook o Twitter tanto per fare un esempio e come riescono ad essere sempre vincenti sul mercato. I primi umeri ad essere resi noti sono quelli legati al settore “Consumer Electronics”, in merito in particolare alla produzione di consolle di gioco, cellulari, pc, tv, stampanti e fotocamere.
Le aziende in Gran Bretagna puntano sui professionisti ambientali
Un pò perchè sono cambiate le leggi e un pò perchè la coscienza ambientale, per fortuna, sta cominciando a contagiare un pò tutti, ma intanto nelle aziende si preferisce assumente dei professionisti del settore che nel lungo termine permettono pure di risparmiare ottenendo degli ottimi risultati. Questo accade soprattutto in Gran Bretagna dove tra le nuove figure più richieste all’interno delle imprese si trovano coloro che si occupano del settore green.
L’azienda con il profilo sempre aggiornato sui social network? Nokia
Certo, penserete voi, con tutti i soldi che girano intorno a Nokia, ci saranno pure tanti dipendenti capaci di tenere continuamente aggiornato il profilo dell’azienda sui principali social network. Tuttavia è vero pure il contrario: se in primo luogo è anche una comunicazione aziendale interna ed esterna efficace a far muovere nella giusta direzione una grossa impresa, è certo altrettanto che molte altre strutture di pari livello non si mostrano così precise da tale punto di vista. Per cui merito a Nokia che nel settore Consumer Electronics, ha permesso pure ai non addetti ai lavori di notare la piu’ elevata frequenza di aggiornamento dei profili.
Aziende e lavoro: cresce divario tra donne e uomini
Una realtà triste ma ancora tale: nel nostro Paese purtroppo la disparità lavorativa in azienda tra uomini e donne cresce invece di diminuire. A volte sembra che le cose siano meno negative, eppure basta dare una occhiata al Rapporto stilato dal World Economic Forum nel 2010 per capire che nella speciale classifica di quote rosa all’interno dei sistemi produttivi tra i vari Paesi, l’Italia è al 74° posto.Un paio di anni fa non è che le cose andassero proprio meglio, ma almeno si trovava due posizioni in avanti.
Imprese e investimenti: meglio Londra
E’ una città turisticamente sempre interessante, economicamente di nuovo in crescita e ricca di attrazioni e appuntamenti, come le Olimpiadi 2012. Per questo imprenditori e aziende hanno gli occhi puntati su Londra, soprattutto adesso che le previsioni positive sono state confermate dai dati del nuovo studio del Barometro FDI (Foreign Direct Investments), che tiene conto dell’andamento degli investimenti e delle opinioni delle aziende estere che lavorano nella capitale.
Sicurezza aziendale: Lazio, imprese e cantieri fuori norma
No, nel Lazio la situazione regolarità non è tranquilla e la Città Eterna in particolare dovrebbe rivedere il suo piano sicurezza sul lavoro. Si perchè solo a Roma e provincia i controlli, soprattutto nei cantieri hanno evidenziato una situazione più che negativa. Su 255 luoghi visitati molti non erano a norma e costituivano circa l’83, 5 % di quelli controllari nella regione che raggiungono i 310. Esiste, poi, un 16,5 % che riguarda il resto della zona.
Aziende italiane e crisi economica: riduzione organico ma non salari più leggeri
Le aziende italiane hanno un metodo tutto loro per combattere la crisi economica che non si capisce bene se sia finita del tutto o meno, ma in ogni caso meno adesso e più nei mesi e negli anni passati, la tecnica per aggirare il problema e restare in equilibrio sul mercato era particolare. Si riduce, infatti l’organico, si mandano con dispiacere a casa molti talenti pur di non fallire prima del tempo, ma non si riducono i salari. Del resto quelo provocherebbe davvero una rivolta interna e i lavoratori dipendenti finirebbero per lavorare di meno, male e con un senso di ripicca.
Italia: un azienda su due in perdita e senza dati
La crisi si sta allontanando è ci siamo ancora dentro in pieno? In realtà, non è facile dirlo perchè se sembra che qualcosa in merito si stia muovendo, è pur vero che milioni di imprese che hanno dovuto superare una vera e propria tempesta adesso hanno difficoltà serie a manternersi in equilibrio sul mercato. Nonostante siano riuscite ad uscire dalla recessione mondiale, il loro stato di salute interna, quindi, è comprensibilmente compromesso e per lungo tempo vivranno in una precaria situazione di incertezza. I lavoratori, poi, sono angosciati dalle continue riduzioni del personale e le notizie a volte positive e altre negative che arrivano, non fanno altro che aumentare questo stato di ansia.
Facebook perde utenti: declino aziendale?
Se Facebook non conosce periodi di declino praticamente da sempre, adesso la tendenza potrebbe essersi avviata verso una involuzione per il re dei social network. Si perche soprattutto in Usa e in Canada, ha cominciato a predere utenti nell’ultimo mese, coinvolgendo nella crisi un enorme comparto aziendale. Si calcola che solo a maggio si sia registrata una diminuzione di oltre 6 milioni di unità solo negli Stati Uniti. Se ad inizio mese, quindi, gli utenti erano 155,2 milioni sono poi passati a 1489,4 milioni alle fine di maggio. Problemi aziendali in vista quindi per la società di Palo Altoe, nonostante, stia cercando di correre ai ripari in realtà non si sa quali siano i prossimi risultati.