Se si parla di crisi economica che si allontana e di aziende che ricominciano ad assumere, con un codice etico acquisito e senza favoritismi in vista, è pur vero che non è tutto oro quello che luccica, come si suol dire. Le imprese con meno di 250 dipendenti firmano nuovamente qualche contratto, ma solo pochissimi sono davvero degni di nota. Se è vero, però, che la speranza è l’ultima a morire, allora si può dire che quest’anno l’incremento è legato soprattutto all’industria manifatturiera e alle costruzioni. A tempo indeterminato, però, sono solo 4 dipendenti su 10 e questo scoraggia soprattutto i più giovani che devono costruirsi un futuro. Non è troppo diverso, comunque, per le altre generazioni, che si sono ritrovate a casa dopo una vita di lavoro e adesso stentano a trovare un impiego che duri più di qualche mese e che sia adatto alla propria qualifica.
giovani e lavoro
Assunzioni: nuove regole per le aziende
Il sogno di un posto di lavoro a tempo indeterminato non ti ha mai abbandonato? Allora da oggi dovrai far parte di quell’infinito numero di persone che prenderà parte ai concorsi pubblici, diventati obbligatori in moltissime grandi aziende. In più, le nuove regole per le imprese garantiscono l’impossibilità di scegliere per un ruolo diringenziale un parente del capo. Per impieghi e collaborazioni le cose cambiano, ma forse l’ombra della crisi che si allontana porterà a nuovi contratti e senza più grossi favoritismi. Amministratori e dirigenti, saranno costretti a rivedere per bene il codice etico e a rispettarlo, anche perchè non scamperanno a verifiche e controlli a campione. Questo il nuovo codice delle assunzioni nelle societa’, enti e aziende del Gruppo Roma Capitale presentato in Campidoglio dal sindaco Gianni Alemanno e dall’assessore capitolino al Personale, Enrico Cavallari nei giorni scorsi.
Piccole e medie imprese: ripartono le assunzioni
Se la crisi economica non si capisce bene se stia terminando o meno e, in ogni caso, come si sa, porterà con sè degli strascichi, la buona notizia non tarda ad arrivare. Le piccole e medie imprese, stanno ricominciando ad assumere e si riscontra una maggiore disponibilità a riprendere con qualche contratto più lungo, rispetto agli ultimi anni. Si assiste, qualche volta, persino all’effetto contrario: non sempre le aziende riescono a trovare personale qualificato a coprire i posti vacanti. L’indagine sull’argomento, è stata portata avanti da Unioncamere e ministero del Lavoro sulle Pmi con meno di 250 dipendenti, relativa al primo trimestre 2011. Una ricerca, quindi, attualissima che fa bene sperare per il futuro, soprattutto i più giovani.