107mila aziende in più in tre mesi

 Se è vero che le aziende nascono e muoiono quasi alla velocità della luce, è altrettanto sicuro che molti imprenditori tentano ancora di dare scacco matto alla crisi economica. Ecco, quindi, che dopo tanti sforzi qualcosa si muove in positivo e la natalità e mortalità delle imprese subisce dei sensibili cambiamenti. Gli ultimi dati li ha confermati Unioncamere su dati InfoCamere, parlando del trimestre aprile-maggio-giugno del 2011. Il bilancio demografico delle imprese, infatti, controllato grazie ad attente osservazini dei registri camerali, ha segnato un saldo positivo complessivo per 38.959 unità. Nello specifico, quindi, il numero di iscrizioni è stato pari a 107mila e in linea con lo stesso periodo del 2010.

Aziende in rosa, per fare uscire l’Italia dalla crisi

 Le donne oggi desiderano più che mai raggiungere il giusto successo dopo una carriera lavorativa sempre in salita, nonostante evidente talento. E’ chiaro che non tutte le esponenti del sesso femminile vantano una mente da genio e felici intuizioni, ma la regola vale per buona parte di esse che tutt’ora fanno fatica a farsi largo in una società comunque maschilista. Se il Paese invecchia perchè per impegnarsi duramente il proprio lavoro si rimanda il più possibile il momento di fare figli, è altrettanto sicuro che affidabilità, precisione e capacità di svolgere più compiti sono qualità presenti in una ragazza di solito. L’aumento costante di aziende in rosa, dunque, potrebbe davvero fare uscire il Paese dalla crisi ma occorrono ancora agevolazioni e situazioni che possano incrementare una positiva tendenza.

Aziende: crescono i finanziamenti alle imprese

Le imprese tornano, seppure in modo molto cauto, ad investire e per riportare agli antichi splendori le strutture e i mezzi a disposizione, ma mai gli stipendi, chiedono prestiti alle banche che in tal modo hanno ricominciato ad erogarli con una certa costanza. In particolare, il calcolo legato allo scorso aprile secondo gli ultimi studi parla di una cessione che ammontava ad una cifra pari a 172.451 milioni di euro, se parliamo di strutture con meno di 20 addetti.

Imprese in Italia: crescono tra cauto ottimismo

 Crisi o miglioramento, dati positivi o appena discreti: non è mai chiara la condizioni delle imprese italiane e anche gli esperti del settore sembrano essere piuttosto incerti sul futuro della nostra economia pure a livello aziendale. Intanto da qualche tempo, l’anagrafe delle imprese dello Stivale vede una crescita di 39mila unità. Questo almeno se parliamo del secondo trimestre del 2011. A fornire questi dati è stato l’ultimo rapporto Movimprese, la rilevazione trimestrale condotta per Unioncamere da InfoCamere. A questo punto, quindi, il recupero al termine della crisi sembra piuttosto veloce e comunque costante, anche se nei primi giorni i numeri in tal senso erano ancora più alti.

Tutela ambientale solo per una azienda su tre

 Vivere in un Paese “pulito” è un sogno al momento irraggiungibile. Non si parla solo di valori quali l’onestà e la fratellanza, ma anche e soprattutto di ecosostenibilità. Si calcola che l’Italia per questioni di budget, ma anche di volontà non è ancora impegnata in prima linea in tal senso. L’economia del Belpaese, infatti, si fonda su moltissime piccole e medie imprese che all’ambiente poco si rivolgono ed, infatti, l’attenzione verso questa problematica così fondamentale e moderna, interessa soltanto una azienda su tre. Chi vuole vedere il cosiddetto bicchiere mezzo pieno allora dice che si tratta di un segno positivo ma, in realtà, bisognerebbe fare molto di più per la natura anche al lavoro, che occupa la maggior parte delle ore delle nostre giornate.

Aziende ed economia: crisi e cassa integrazione straordinaria

 La crisi economica non lascia un attimo di tregua e nonostante il ricorso alla cassa integrazione ordinaria sia leggermente calato lasciando ben sperare, in realtà sale per necessità di cose quella straordinaria. Il calo di vendite e il ristagno della situazione produttiva nel Belpaese sono purtroppo una conferma per le imprese che arriva giorno per giorno. Se diamo una occhiata alle percentuali, quindi, i decreti di cigs sono cresciuti nel primo semestre, sullo stesso periodo dello scorso anno, del +9,29% per un totale di 3.883, coinvolgendo 5.778 unita’ aziendali territoriali.

Le aziende agricole resistono in Sicilia

 Le aziende agricole tendono a sparire dall’Italia, ma resistono in Sicilia dove il processo di modernizzazione anche delle colture non ha bloccato del tutto un settore fatto in buona parte dal duro lavoro dell’uomo. I dati in questione sono stati rilevati dal sesto censimento dell’agricoltura dell’Istat sui numeri raccolti nel 2010 in raffronto al precedente rilevamento del 2000. Ad avere la peggio, ancora una volta, le piccole aziende e infatti, nell’ultimo decennio molte strutture in apertura sono cresciute passando da 5,5 ettari a 7,9 ettari (+44,4%) e quindi la superficie coltivata scende solo del 2,3%. La maggior parte delle imprese è concentrata in cinque regioni, vediamo quali sono:

Google+, Facebook e il futuro delle aziende social

Se ancora le aziende italiane faticavano a rendersi conto di quanti guadagni potevano ottenere utilizzando per la loro attività un mezzo veloce e immediato come i social network, adesso se è possibile la situazione diventa ancora più complicata. Si perchè dopo Facebook arriva Google Plus con grafica simile e moltissime promesse e il confronto diventa inevitabile. Il secondo al momento è solo in fase sperimentale, concesso su inviti ad alcuni utenti e non aperto alle aziende, ma finito questo periodo le promesse di diventare indispensabile per chi ha una impresa sono concrete. In questo modo Google combatte ad armi pari il re dei social aggiungendo le cerchie con le quali gli amici possono avere accesso solo a determinate aree di informazini, scelte dallo stesso utente.

Auto elettriche: arrivano nuovi modelli anche per le aziende

 Le auto elettriche sul mercato italiano stanno per arrivare e in questo momento è difficile prevedere se avranno o meno un grande successo. Di sicuro potrebbero essere molto interessanti pure per le aziende che rinnoverebbero in modo alternativo le proprie flotte, dopo il periodo di crisi economica si spera ormai alle spalle. I primi arrivi più unici che rari, in effetti, erano riservati proprio alle imprese e avevano una funzione, più che altro a livello dimostrativo-sperimentale. Altri modelli sono stati consegnati a clienti selezionati, ma ora stanno per essere davvero alla portata di tutti. Quali sono i prodotti sui quali potremo contare nei prossimi mesi? Scopriamolo insieme:

Auto elettriche: la prima stazione europea in Danimarca

 E’ stata inaugurata in questi giorni la prima stazione di servizio europea per la sostituzione della batteria di auto elettriche ad opera di Better Place. Il luogo in cui si trova è Gladsaxe, vicino a Copenaghen ed è molto importante in quanto si tratta del primo esempio di altri venti stazioni che sorgeranno a breve in tutto il Paese. Si calcola che saranno completate entro un arco di tempo di ben nove mesi.

Aziende e crisi: a Palermo il risparmio coinvolge anche il “Festino 2011”

 Una crisi nera quella che ancora non ha lasciato l’Italia, ma soprattutto la Sicilia con in testa sempre Palermo dove le aziende fanno davvero molta fatica a riprendersi. Una situazione reale e preoccupante che da ieri fa pensare ancora di più: il Festino di Santa Rosalia, amatissima patrona della città la quale anche quando non si naviga nell’oro viene ricordata con una manifestazione più che costosa, è andato in scena in forma ridotta.

Scarpe Made in Italy: 30 aziende volano in India

 L’eccellenza del Made in Italy e l’orgoglio di una produzione che rispetta tutte le norme vigenti per un risultato che soddisfa principalemente il cliente. 30 tra le principali aziende legate al settore delle calzature prenderanno parte nei prossimi giorni ad un evento molto importante del settore, che si svolge addirittura in India. Quale sarà l’occasione tanto interessante da far decidere a tali imprese di andare così lontano?

Le aziende dell’Abruzzo puntano all’America

 Una tendenza che, in realtà, si fa strada da tempo ormai e che coinvolge le aziende dell’Abruzzo, in particolare 18. Il mercato di riferimento è l’America e i prodotti esportati diversi per tipologia e costi. Parliamo, ad esempio, di vini, liquori, olio, olive da tavola, pasta, verdure conservate, salse, miele e derivati, piatti pronti e condimenti, dolciumi, specialità alimentari varie. In particolare, la regione ha preso parte ad una evento molto imporante, giunto alla 57esima edizione, al quale si presenta puntuale da oltre 20 anni e che rappresenta il più importante appuntamento fieristico del Nord America per i produttori di alimentari e bevande. Questo potrebbe aprire nuovi sbocchi per una zona di Italia, tra l’altro provata ancora dal terremoto del 2009.

Google+, presto sarà disponibile pure per le aziende

 Un successo, almeno secondo i primi dati raccolti in merito all’indice di gradimento di Google+, il social network lanciato da Mountain View e che ha preso il via, almeno ufficialmente, da pochissime settimane. Persino Facebook sta tremando di fronte ai suoi primi risultati e le opportunità di affari e di marketing in merito sono davvero infinite. Se si pensa che attualmente si può arrivare solo tramite invito, è assolutamente strabiliante pensare che la quota di utenti attualmente presenti ha già raggiunto quasi la cifra di 10 milioni.