I buoni pasto aziendali, sono davvero convenienti? Probabilmente per i dipendenti si, ma non sempre per esercenti ed esercizi commerciali che devono accettare la maggior parte dei tagliandi sostitutivi della mensa aziendale. Il malcontento si respira nell’aria già da parecchio tempo e, probabilmente, tutto il settore che gira intorno al mondo di questi ticket che sostituiscono i contanti, andrebbe rivisto prima che scoppino le proteste come una bomba.
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Aziende: la vendita passa dal web
Se non usi internet non esisti, indipendentemente dalla tua età: sembra una frase esagerata, eppure è proprio così. Tutto passa dalla rete, ancora di più la vendita di beni e servizi e le aziende, almeno quelle che guardano al futuro, lo sanno bene. Del resto, i cittadini sembrano essere sempre più affezionati al web e finiscono per trascorrere davanti allo schermo così tante ore da scegliere persino di comprare ciò che è utile alle proprie esigenze tramite il computer, con tutte le possibili truffe più volte portate a termine in tal modo. Ovviamente non è sempre così e, non di rado, l’opzione è più che positiva.
Aziende e lavoro: va male in Abruzzo, Molise e Umbria
I nuovi dati Istat elaborati dal Centro Studi di Confartigianato sull’andamento dell’occupazione relativa all’anno 2010, confermano ancora una volta che al Sud il lavoro diminuisce sensibilmente. Cresce, invece, la disoccupazione e a pagare il prezzo più alto sono sempre i giovani. I ragazzi che arricchiscono di talento e preparazione il Belpaese sono ricercatori, laureati con ottimi voti che hanno difficoltà ad accedere nel mondo dell’impiego e che non intravedono alcuno spiraglio per il futuro. Stessa sorta tocca anche a chi ha superato i 30 anni.
Pubblicità aziendale e facebook
E’ bastato un programma una decina di giorni fa in televisione per gettare nello sconforto milioni di iscritti al noto social network, facebook. Quasi nessuno, infatti, sapeva che ogni piccola mossa all’interno di quello che è il passatempo preferito di almeno metà degli italiani può davvero diventare se non pericolosa almeno leggermente lesiva della nostra privacy. Tutte le volte che si mette “mi piace” su qualcosa, in tutto e per tutto si diventa veicoli di pubblicità aziendale e si rafforza un canale che ha scelto internet per far circolare un prodotto o un servizio. Questo conferma che la rete, ormai, è il migliore e più veloce mezzo per far giungere una notizia a quante più persone possibile e le imprese, infatti, hanno tutte gli occhi puntati sui social. In crescita, in questo senso, anche Twitter.
Aziende in rosa: arrivano nuovi prestiti e agevolazioni
In tempi di crisi diventare un imprenditore di successo, diventa un obiettivo sempre più complesso da raggiungere, ma le donne sembrano davvero essere agguerrite e dopo mesi di disoccupazione vogliono tornare alla carica. Il problema, però, è che bisogna iniziare da un investimento e non tutte hanno una disponibilità immediata di somme ingenti di denaro e, in questo modo, ogni progetto viene inevitabilmente bloccato. Tuttavia, pochi giorni, fa, la Cisl ha messo in luce le difficoltà che spesso le donne devono affrontare per tentare di avere un futuro più sicuro nel mondo del lavoro.
Imprenditoria femminile: in Calabria aziende sempre più “rosa”
Si chiama “Donna è impresa. Il volto delle imprese femminili a Reggio Calabria”, il nuovo rapporto sull’imprenditoria femminile in Calabria, organizzato dalla Fondazione Bellisario, ente per lo studio e la progettazione di interventi per l’imprenditoria e il management femminile, e la Camera di Commercio di Reggio Calabria. Nel corso dell’evento, sono stati resi noti tutti i dati del settore dal 2006 al 2010.Ad aprire i lavori e le collateriali manifestazioni così come gli incontri, è stato Lucio Dattola, presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, il quale ha commentato: “Le donne oggi si mettono in proprio, non aspettano più il posto fisso. Sono più attente, più tenaci degli uomini; vogliono ottenere risultati. Esistono alcuni settori che sono ancora baluardi maschili, come la rappresentanza sindacale e in essi la partecipazione femminile deve essere sicuramente maggiore”.
Tutela ambientale e aziende di moda: un sodalizio in aumento
La Tutela ambientale è indispensabile per la vita dell’uomo sulla Terra e l’impegno a favore del rispetto della natura deve partire da ognuno di noi. Un concetto recepito in maniera sempre più consistente dalle aziende, medio grandi, che adesso puntano tutto sul fare impresa in modo green. Ancora di più le strutture di moda, come la Nike che si avvia verso una totale sostenibilità del lavoro interno in tutte le sue fasi. A guidare la struttura di respiro internazionale è una “stella polare” speciale detta North Star la prossima meta di un gruppo che vuole lavorare a favore della natura al 100 per cento.
Aziende: aumentano i disoccupati
Si parla tanto della fine della crisi, delle assunzioni che si moltiplicano ma, intanto, nel Belpaese, aumentano non solo i disoccupati ma, ovviamente la loro soglia di età.Le categorie più deboli si trovano quindi soffocati da un mercato che non cresce e pagano conseguenze per le quali non hanno alcuna colpa. Negli ultimi mesi del 2010 e all’inizio del 2011 i principali indicatori congiunturali continuano a registrare il segno meno, anche se più volte è stato detto che la situazione tende a migliorare. Timidi segnali che per ora sembrano non trovare riscontri più di tanto e, come sempre i più esposti sono ovviamente le donne, soprattutto se mamme e gli over 45. La perdita del lavoro, dovuta magari ad una diminuzione del personale, infatti, porta ad una seria difficoltà a ricollocarsi, come ha riferito nelle scorse ore Paolo Castellucci, segretario della Cgil pescarese.
Aziende in Giappone in crisi: parte l’effetto domino
Il Giappone sembra essere veramente in ginocchio, una situazione che non si ripeteva dalla Seconda Guerra Mondiale. Lo yen sempre più forte a fronte di una diminuzione industriale pesante e dovuta al terribile terremoto dell’11 marzo scorso, portano l’intero Paese a rischio recessione. La crisi aziendale c’è e si fa sentire e se dovessero avverarsi le negative previsioni, scatterebbe un effetto domino pericoloso. Soprattutto nel settore fotografico e ancora di più, automobilistico, infatti, lo Stato del Sol Levante si trova ad essere ancora leader e spesso l’unico produttore mondiale o quasi, di sofisticati pezzi di ricambio. Microchip e schede minuscole trovavano qui il loro centro maggiore per poi essere esportare all’estero. In alcuni casi, le fabbriche chiuse bloccano di fatto la lavorazione di interi stabilimenti in Europa e in America.
Imprenditoria giovanile: Emilia Romagna sul podio
Non è ancora in testa ma, continuando così potrebbe propria arrivarci in tempi medio-brevi: L’Emilia Romagna, si trova attualmente al terzo posto in Italia in merito al settore dell’imprenditoria giovanile. I ragazzi, soprattutto coloro che si sono da poco laureati, sanno che al momento nel Belpaese le opportunità lavorative non sono moltissime e allora decidono di aprire qualche piccola azienda, contando su fondi e agevolazioni dedicate proprio alle fasce di età meno elevate.
500 aziende siciliane vogliono investire in Tunisia
Alla Tunisia, l’Italia ha sempre guardato, in particolare la Sicilia data la reale vicinanza con il Paese e, adesso, tornata la relativa quiete dopo la terribile tempesta politica, il momento potrebbe essere interessante. Investire nel Paese dell’Africa del Nord, potrebbe portare dei benefici comuni e, per tal motivo ben 500 imprese della Trinacria puntano dritte verso lo Stato arabo.
Lombardia: regione preferita dalle imprenditrici straniere
Sono sempre di più le imprenditrici straniere che decidono di investire in Italia e che trovano nel nostro Paese terreno fertile per il crescere e il progredire di una azienda, anche medio-grande. Tuttavia, come è facile immaginare non tutte le regioni sono adatte ad un tipo di investimento importante e, in questo senso, è sempre il Nord a vincere e ad attirare un maggior numero di imprese. Le strutture vengono perciò aperte con più facilità soprattutto in Lombardia, in particolare se parliamo di imprese in rosa. La tenacia e la grinta di ragazze che magari poco conoscono la nostra lingua, ma combattono ogni giorno per sopravvivere in un settore difficile, è pari se non superiore a quella maschile.
Aziende: c’è pessimismo dopo il terremoto in Giappone
I problemi maggiori ovviamente riguardano direttamente il Paese interessato, ma un pò in tutto il globo una sorta di motivato sconforto ha colpito a seguito del terremoto dello scorso 11 marzo in Giappone, con conseguente tsunami estremamente potente e distruttivo. Mentre tutti tremano per le acque vicino a Fukushima altamente radioattive e si interrogano sul futuro delle centrali nucleari, molte imprese non riescono a riprendere la propria produzione e se lo fanno solo altamente limitate. Questo comporta rallentamenti eccessivi ovunque, anche perchè soprattutto nel settore tecnologico e automobilistico, la gran parte dei pezzi più piccoli venivano proprio esclusivamente dal Paese del Sol Levante.
Il telelavoro: il sogno di molti italiani
La sveglia non suona, la colazione, non è pronta, i figli vogliono essere accompagnati a scuola, il traffico è assurdo e i mezzi di trasporto scioperano. Cronaca di una classica mattina come tutte le altre, le stesse che fanno sognare all’88 per cento degli italiani di lavorare da casa. Se prima capitava quasi sempre solo alle donne che in tal modo, potevano meglio seguire la famiglia, oggi tutti indipendentemente da età, stipendio e mansione sono arrivati al limite dello stress e con tutte le tecnologie presenti, si chiedono perchè devono ancora recarsi in ufficio.