Gestione flotte aziendali, a giugno convegno a Roma

 In una azienda nulla è davvero scontato e quello che sembra facile se non viene gestito bene, rischia di creare problemi soprattutto a livello di budget in primo luogo e ritarda poi gli obiettivi che la stessa impresa si è prefissata.  La gestione delle flotte aziendali, molto spesso tenuta in scarsa considerazione, rientra invece il quel settore che una struttura medio grande deve saper controllare al meglio per evitare inutili sprechi e acquisti o affitti di vetture che poi in realtà a poco servono.

Auto aziendali: le preferite dai manager

 I manager e dirigenti d’azienda vantano quasi sempre delle auto aziendali che, non di rado, hanno anche il privilegio di scegliere direttamente secondo esigenze e gusti, sempre con un tocco di eleganza ed esclusività che possa elevare la stessa impresa sulle altre. In particolare, sono i responsabili delle Risorse Umane e i Direttori Generali, che prestano maggiore attenzione a tale non trascurabile dettaglio e, di solito, valutano pure quali flotte scegliere per tutto il resto del top management. Nel 2011 le indagini sulle vetture preferite da chi sta a capo di una azienda hanno chiaramente mostrato come un alto indice di gradimento va di certo all’Audi A7 che oltre ad essere comoda fornisce tutta una serie di dettagli utili in qualunque situazione.

Auto aziendali: nasce l’associazione

 Un mercato in crescita, con stime sempre più elevate che lascia veramente ben sperare non solo per il futuro, ma già a partire dai prossimi mesi:  per questo quella delle flotte aziendali è una categoria che va difesa e tutelata, soprattutto in un periodo di crisi economica, in cui sono pochi i settori in cui si sta investendo in modo interessente. Parte, quindi, da Bologna l’interesse verso questa fetta di mercato e, a tal proposito, nasce l’Associazione Italiana Acquirenti e Gestori di Auto Aziendali (A.I.A.G.A.), grazie all’impegno e alla lungimiranza di un gruppo di manager responsabili del settore.

Auto aziendali: vendite alle stelle

Continua a volare la vendita di auto aziendali che negli ultimi mesi, i primi del 2011, ha subito un rialzo del 33, 45% e, in questo senso, ha dato il vita ad una netta ripresa del settore. Ad anticipare quella che potrebbe essere una positiva tendenza del mercato in futuro, è stato il Centro Studi Auto Aziendali prendendo in considerazioni le elaborazioni diffuse dall’Unrae. Nello specifico, nei primi due mesi dell’anno le immatricolazioni a privati hanno subito un calo del 32,05% mentre il settore delle auto aziendali è aumentato del 33,45%. Perfettamente in linea, insomma, con quanto già si era registrato nel 2010. Nei dodici mesi in questione, infatti, gli acquisti delle vetture per gli uffici aveva fatto segnare una impennata del  13,01%.

Smart aziendale, l’auto comoda ed elegante

 Molte aziende medio grandi, oggi, scelgono delle auto non solo per i dirigenti, ma anche per i dipendenti in modo che possano utilizzarle per svolgere meglio il proprio lavoro senza dover prendere magari la propria. Mentre per i primi vengono ancora acquistate delle vetture di lusso e, soprattutto, molto grandi che forniscano all’esterno una immagine di benessere e di eleganza, per i lavoratori quello che è necessario più che altro è una soluzione comoda, che non consumi troppo carburante e che, soprattutto, si possa muovere bene nel traffico cittadino. Meglio ancora se con una dimensione ridotta che permetta di trovare facilmente parcheggio. Tutti questi dettagli sono assolutamente corrispondenti con una Smart aziendale.

Auto aziendali: per i manager diminuiscono

Le auto aziendali per i manager, che già non erano così comuni, diminuiscono in Svizzera, soprattutto nel settore bancario e assicurativo. Tutto il contrario, insomma, di quanto avviene attualmente in Italia, Belgio, Olanda e Spagna. Qui la vettura conta a livello di prestigio e vanta tutt’ora di indennità accessorie.

Leasing aziendale: auto a tempo determinato

 Chi sta scegliendo un’auto aziendale in leasing per i propri dipendenti e per l’impresa in generale, non sta acquistando; una formula vincente per le ditte che prendono delle vetture per conto dei propri lavoratori solo per un periodo limitato di tempo che rende sconveniente la possibilità di acquistarle. Del resto, in tal modo, è più semplice periodicamente sostituirle con modelli più recenti e dotati di nuovi accessori. In questo caso, però, sia le pratiche amministrative che di manutenzione restano sempre a carico dell’azienda.

Auto aziendali:vantaggi per il dipendente

Un fenomeno diffuso in Italia, fermato in parte soltanto dall’arrivo della crisi economica, è quello delle auto aziendali con le imprese che scelgono per i proprio dipendenti, azionisti, proprietari o collaboratori, delle vetture che possano aiutarli a svolgere le loro mansioni professionali.Nel loro insieme costituiscono la flotta aziendale, o parco auto aziendale. E’chiaro che sono sottoposte a normative legislative e fiscali, ma di solito rappresentano una gran comodità oltre che segno che la struttura vanta su certi particolari benefici. Quasi sempre, vengono prese in leasing per un certo periodo di tempo,in modo che poi possano essere sostituite con modelli più nuovi e dotati di servizi e comfort aggiuntivi, ma possono essere pure acquistate definitivamente. In ogni caso, le pratiche amministrative e di manutenzione, restano sempre a carico dell’azienda.

Gestione flotte aziendali:vantaggi e risparmio

In una grande impresa, spesso ci si sofferma su altre priorità, non rendendosi conto che in fondo la gestione delle flotte aziendali è importantissima per la funzionalità interna. Questo soprattutto quando sono previsti degli spostamenti da parte dei dipendenti o degli stessi dirigenti. Non è necessario possedere moltissime autovetture, ma il monitoraggio delle loro condizioni permette di comprendere perfettamente quando è il momento di cambiarle o di sostituirle per un breve periodo. Più che possedere, insomma, all’interno di una ditta è meglio sapere utilizzare e far rientrare i costi il più possibile. In questo modo, poi, ci si potrà dedicare al raggiungimento di tutti gli altri obiettivi, senza andare ad intaccare più di tanto il budget.