Così come molte tra le sue concorrenti, anche Honda ha deciso di implementare all’interno delle proprie strategie aziendali la volontà di incrementare la propria presenza in India, uno dei mercati emergenti ritenuti di maggiore interesse per poter garantire uno sviluppo nel breve e nel medio termine dei propri ricavi aziendali, forte della possibilità di poter contare su un fatturato in continua crescita nel subcontinente.
Stando a quanto dichiarato dalla società giapponese, infatti, l’obiettivo è quello di poter incrementare la rete di distributori e di servizi outlet nel Paese asiatico di circa il 25%, introducendo altresì nuovi modelli: il tutto con l’obiettivo, sopra preannunciato, di incrementare le vendite nel mercato indiano, nella speranza di poter controbilanciare un possibile rallentamento delle vendite in altri mercati maturi.
La mossa di Honda è giunta tutt’altro che inaspettata. Basti considerare come Ernst & Young ritenga che il mercato dei motocicli nella seconda nazione più popolosa del mondo dopo la Cina possa crescere di circa tre volte, a quota 30 milioni di unità, entro il 2020. Una torta davvero ampia, che nella fase di spartizione Honda vorrebbe far sua almeno in buona e non certo indifferente quota di mercato.
Ad ogni modo, le azioni di Honda non saranno certamente di facile implementazione. Il mercato indiano è infatti dominato dalla Hero, che detiene una quota rilevante, con oltre 4,9 milioni di motocicli, e circa il 54% delle vendite effettuate entro il 31 marzo 2011. A seguire, il second leader Bajaj Auto, che nello stesso periodo ha venduto circa 2,4 milioni di unità. Il third leader è proprio Honda, che di motocicli ne ha venduto poco più di 658 mila unità.
La produzione di Honda in India è invece notevolmente più elevata, visto che grazie alle proprie linee produttive nella fabbrica di Manesar, vicino a Nuova Delhi, la compagnia giapponese ottiene ogni anno 1,6 milioni tra scooter e motocicli.