Eni ha iniziato il nuovo anno con due importanti notizie che ben evidenziano la strategia aziendale portata avanti dal gruppo. Sul fronte industriale Eni ha avviato la produzione in un nuovo campo offshore in Congo mentre nella vicina Croazia la società si è aggiudicata una licenza esplorativa.
Andando con ordine Eni ha annunciato l’avvio della produzione nel campo congolese di Nené Marine a 17 km dalla costa. L’intero processo che ha portato all’entrata in servizio dell’impianto è stato particolarmente breve con soli 16 mesi trascorsi dalla scoperta esplorativa ed 8 mesi dall’ottenimento del permesso produttivo.
Il nuovo campo di Nené Marine è parte di una più ampia strategia aziendale che Eni porta avanti in Congo attraverso Eni Congo S.A. e che ha dato buoni riscontri. Eni opera infatti in Congo fino dal 1968 e produce attualmente qualcosa come 110 mila barili di olio equivalente al giorno. Lo sviluppo dell’impianto di Nené Marine proseguirà nel tempo con la realizzazione di oltre 30 pozzi e con un “plateau” di 140 mila barili di olio equivalente al giorno.
Nell’ottica di una strategia aziendale di diversificazione degli investimenti, Eni ha anche annunciato nuove attività nel mar Adriatico. In Croazia infatti la società si è aggiudicata una nuova licenza esplorativa nell’ambito del primo offshore Licensing Round voluto dal governo di Zagabria. La licenza riguarda l’esplorazione in offshore nel mare Adriatico, una regione che sia sul versante croato che su quello italiano è sempre stata al centro della strategia aziendale di Eni.
Eni ha una presenza industriale in Croazia fino dagli anni 80 ed attualmente opera attraverso la consociata locale Eni Croatia B.V.. Nel 2014 la produzione netta di idrocarburi di Eni in Croazia si è assestata su circa 1,1 milioni di metri cubi di gas al giorno.
[Via | Eni (1) e (2)]
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