Una recente ricerca realizzata da Microsoft ed Ipsos Mori dal titolo “I dipendenti delle PMI e la tecnologia” fa il punto sul rapporto tra le Piccole e Media Imprese italiane e l’innovazione digitale con particolare riguardo ai temi del cloud computing e dei sistemi IT.
Tra i dipendenti delle PMI italiane c’è una sostanziale apertura alle nuove tecnologie tanto che il 43% del campione individua negli investimenti in tecnologia una delle strade prioritarie per ridurre i costi. Il 42% ritiene inoltre che la tecnologia possa sostenere le crescita dell’azienda. A fronte degli effetti pesanti della crisi, le PMI italiane hanno comunque continuato ad investire in nuove tecnologie tanto che un terzo dei dipendenti dichiara di lavorare in una azienda con un modello ‘paperless’ (che limita o elimina l’uso di documentazione cartacea) e buone connessioni alla rete.
Sempre un terzo dei dipendenti dichiara inoltre di lavorare in una PMI che sta rinnovando la propria struttura informatica migrando verso un modello online. Proprio il cloud è considerato uno strumento di supporto alla crescita della propria azienda dal 31% dei dipendenti mentre il 37% guarda con interesse alle tecnologie mobile dal laptop, al tablet fino allo smartphone.
Relativamente poco diffuso nelle PMI italiane è il modello BYOD con il 61% dei dipendenti che usa un PC aziendale ed il 26% che invece impiega per lavoro un PC personale. Più diffuso è invece l’uso dello smartphone personale anche per scopi lavorativi (40% dei dipendenti). In particolare più della metà dei dipendenti che possono lavorare fuori dall’ufficio dichiara di accedere al proprio lavoro tramite servizi cloud o accesso remoto.
Dati meno incoraggianti sono invece quelli che riguardano la sicurezza dei dati. Solo un dipendente su tre dichiara di aver effettuato un backup online dei propri dati di lavoro.
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