L’INPS chiarisce i requisiti necessari all’assunzione agevolata di donne con sgravio contributivo per il lavoratore senza impiego regolarmente retribuito (non necessariamente in status disoccupazionale), con i rimandi alle norme su aree svantaggiate e settori con disparità di genere.
Quando parliamo di lavoratore “privo di impiego regolarmente retribuito” non è da intendersi necessariamente disoccupato: lo precisa l’INPS (nel Messaggio n. 12212 del 29 luglio 2013) in ottemperanza ai requisiti per l’accesso agli sgravi fiscali riservati all’assunzione di disoccupati di lunga durata, come contemplato dalla Riforma del Lavoro Monti-Fornero (articolo 4, commi da 8 a 11, legge 92/2012).
Quando la norma sulle assunzioni agevolate di over 50 disoccupati da almeno 12 mesi, si applica alle donne di ogni età prive di impiego retribuito da 24 mesi, o 6 se esercitano una professione o appartengono a un settore caratterizzato da disparità occupazione di genere o risiedono in aree svantaggiate il discorso si fa più complicato.
A tal proposito, un lavoratore è privo di impiego regolarmente retribuito quando non ha effettuato l’attività lavorativa in attuazione di un rapporto di lavoro, anche autonomo (inclusa la collaborazione coordinata e continuativa e a progetto), da cui derivi reddito pari o superiore a quello minimo annuale escluso da imposizione fiscale. Una condizione che non dipende dallo stato di disoccupazione, disciplinato dal Dlgs 181/2000 (non serve neppure la registrazione presso il centro per l’impiego).
La definizione di donna priva di impiego regolarmente retribuito è contenuta nella Circolare del Ministero del Lavoro n. 34 del 25 luglio 2013, sulla base dei criteri forniti dal Decreto Ministeriale 20 marzo 2013. Il nuovo messaggio INPS sui requisiti, integra la Circolare con le istruzioni al fine di ottenere l’agevolazione, a pochi giorni dalla pubblicazione dei moduli per la richiesta di incentivo.
Gli altri chiarimenti forniti dall’INPS sull’applicazione degli incentivi all’assunzione sono in relazione ai seguenti ‘campi’:
Professioni o settori economici
Caratterizzati da “accentuata disparità occupazionale di genere” sono da definire con apposito decreto ministeriale ma in genere si intende una forbice di almeno il 25% di gap rispetto alla media;
Aree svantaggiate
Sono invece quelle ammesse ai finanziamenti dei fondi europei e indicate nella carta degli aiuti a finalità regionale, approvata il 28 novembre 2007 per il periodo 2007-2013 (consultabile sul sito internet del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica.
Nel caso in cui l’impresa avesse dei dubbi interpretativi, l’Inps invita a segnalarli alla propria sede, che a sua volta potrà avvalersi della consulenza della Direzione Centrale Entrate, inviando un quesito al seguente indirizzo email: [email protected].