I protesti bancari non sono rari riguardo ad una azienda e si riferiscono a dei provvedimenti di tipo amministrativo, che sono stati presi proprio a causa di un mancato pagamento di una cambiale o di un assegno bancario. In questo senso, la Camera di Commercio riceve gli Elenchi dei nominativi protestati dai pubblici ufficiali levatori, li pubblica nel Registro Informatico ed eventualmente riceve anche domande perchè le imprese vengano poi cancellate da tale documento. Le informazioni relative ai protesti arrivano, soprattutto, da notai e dai segretari comunali, ma non solo.
Le Camere di Commercio, quindi, sono fondamentali per altre aziende che hanno bisogno di affidarsi ad interlocutori che magari conoscono molto poco, per i loro affari. Gli imprenditori possono, infatti, evitare il rischio di optare per un colaboratore poco onesto, leggendo periodicamente la pubblicazione dei protesti cambiari. Del resto, si tratta di un servizio fondamentale per i cittadini, per le ditte e per gli enti pubblici. E’ chiaro, infatti, che tutti sanno che non esiste un solo istituto di credito che prima di accordare un fido o un mutuo non assuma informazioni sull’eventuale esistenza di protesti a carico del richiedente. Solo dopo aver verificato questo dato, procederà ad eseguire quanto richiesto.
Nel Registro informatico dei protesti, si trovano per ciscun soggetto o azienda, le notizie relative alla data e al luogo in cui è stato levato, al nominativo e al domicilio del protestato, al tipo, importo e scadenza dell’effetto protestato.I dati vengono conservati nel Registro per un periodo di cinque anni dalla data di registrazione, ma se sussistono i requisiti si può procedere prima alla cancellazione. Le informazioni possono essere accessibili a tutti e la consultazione può essere effettuata su scala nazionale tramite i terminali delle Camere di Commercio. La pubblicità di tale situazione, serve fondamentalmente a permettere a tutti di potersi muovere sul mercato e nel mondo degli affari con la massima trasparenza e sicurezza di poter investire su imprese che non hanno di questi problemi.