Il termine originale è business process che italianizzato diventa processo aziendale con il quale si intende tutto quel numero e tipo di attività che si svolgono in una impresa la quale lavora a partire da una risorsa, fino a trasformarla in un prodotto. Il tutto attraverso una serie di passaggi tra il primo e l’ultimo stadio. I processi aziendali, in questo senso, variano da struttura a struttura, ma necessitano quasi sempre di uno staff di professionisti che controlli e garantisca il risultato. Lo stesso vale per una fabbrica dove tutto è automatizzato: la presenza dell’uomo a monitorare le condizioni interne, è sempre indispensabile.
Ogni cosa è finalizzata alla soddisfazione di un soggetto esterno, che è il cliente finale. Completata questa fase nel migliore dei modi, ecco che si raggiunge un obiettivo aziendale. E’ ovvio che tale concetto semplificato in poche parole, richiede mesi, forse anni, per essere portato a termine da una azienda, dato che entrano in gioco soluzioni aziendali, software e quant’altro possa garantire un raggiungimento veloce e il più completo possibile dei propri obiettivi.
Le risorse variano a seconda della struttura e possono essere beni, servizi, informazioni o una combinazione fra questi elementi. La maggior parte delle imprese prima di dare vita a una serie di processi aziendali, sono dotate di un sistema di gestione di qualità che garantisca i prodotti e tranquillizzi i clienti, ma non in tutti i casi è ancora così. Nelle tante fasi che portano al traguardo finale, quasi sempre sono coinvolti più organi aziendali, formati dai dipendenti ma non solo. Tutti collaborano anche attraverso documenti o materiali condivisi e, in ogni caso, si trasmettono le informazioni in tempo reale. In tali momenti , è bene che l’imprenditore divida bene i compiti, perchè non di rado i processi aziendali vengono bloccati o ritardati, proprio da attriti che si creano nello staff su chi deve eseguire un compito e chi no. In questo senso, la coordinazione e l’organizzazione sono fondamentali.