Se la crisi economica non si capisce bene se stia terminando o meno e, in ogni caso, come si sa, porterà con sè degli strascichi, la buona notizia non tarda ad arrivare. Le piccole e medie imprese, stanno ricominciando ad assumere e si riscontra una maggiore disponibilità a riprendere con qualche contratto più lungo, rispetto agli ultimi anni. Si assiste, qualche volta, persino all’effetto contrario: non sempre le aziende riescono a trovare personale qualificato a coprire i posti vacanti. L’indagine sull’argomento, è stata portata avanti da Unioncamere e ministero del Lavoro sulle Pmi con meno di 250 dipendenti, relativa al primo trimestre 2011. Una ricerca, quindi, attualissima che fa bene sperare per il futuro, soprattutto i più giovani.
Le aziende dell’industria e dei servizi hanno, infatti, previsto l’ingresso di almeno 99mila lavoratori dipendenti, il 54% dei quali nelle regioni settentrionali. Da gennaio 2011, in poi, quindi, sembra che l’andamento della domanda cresca rispetto agli ultimi mesi del 2010 e si riaccendono le speranze per quanti in questi mesi hanno perso il proprio posto di lavoro. Se prima di dicembre, insomma le assunzioni stimate non superavano le 71mila unità, ora il 93,7% delle Pmi italiane manterrà invariati i livelli occupazionali mentre un ulteriore 3,3% prevede un aumento dei posti lavoro.
Maggiori entrate anche a livello economico, tra l’altro, si dovrebbero registrare prossimamente nell’industria manifatturiera e nelle costruzioni. Ecco perchè sono state complessivamente programmate 45mila assunzioni, mentre all’inizio se ne stimavano solo 17mila. Non male anche per le piccole e medie strutture del commercio con un sensibile raddoppio delle assunzioni previste. Il contratto a tempo indeterminato interesserà “soltanto” il 42,5% dei 99mila neo-assunti. I contratti a termine dovrebbero rappresentare, invece, il 39,6% delle assunzioni totali e un altro 10,4% interesserà infine i lavoratori stagionali. Una nuova possibilità dopo mesi di angoscia per milioni di persone, nella speranza che si tratti di una tendenza in crescita o non soltanto momentanea.