L’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, rassicura i propri stakeholders sostenendo che, in merito all’applicazione del nuovo piano aziendale, non vi sarebbe alcuna ostilità nei confronti di Confindustria, nonostante alcune battute che sono state recentemente effettuate nell’ambito delle relazioni tra le due parti.
Il manager del gruppo Fiat ha infatti dichiarato che la propria società non cerca alcun tipo di contrasto nei confronti di Confindustria, ribadendo tale posizione a margine del Consiglio per le relazioni tra Italia e Stati Uniti, che si è chiuso sabato scorso, 4 giugno 2011, in un appuntamento organizzato a Venezia.
In maniera più puntuale, Marchionne ha dichiarato tuttavia che l’obiettivo principale è quello di salvaguardare l’industria Fiat, assicurando nel contempo che il piano aziendale venga rispettato, comprendendo in tale aspetto tutte le norme negoziate con la maggioranza delle parti sindacali a rappresentanza dei lavoratori.
Marchionne ha poi parlato del rapporto con Confindustria in tale merito, sostenendo che l’appartenenza di Fiat a Confindustria non può indebolire le posizioni della società. Un modo come un altro per lasciare intendere che le ragioni aziendali vengono ben prima di quelle storiche della confederazione degli industriali.
Il periodo attuale vede pertanto come rinnovato protagonista del mondo industriale italiano l’a.d. di Fiat, Sergio Marchionne, che negli scorsi giorni aveva portato alla ribalta le lodi del tessuto politico e imprenditoriale americano, che aveva sostenuto le ragioni Chrysler, criticando invece le posizioni assunte in Italia.
Il manager Fiat aveva nel contempo lasciato intendere che per il momento non è allo studio il possibile trasferimento dei quartier generali della compagine automotive oltre Oceano, ma le dichiarazioni di Marchionne lasciano implicitamente intendere che in caso di nuove tensioni la questione potrebbe finire sulla propria scrivania. Staremo a vedere cosa accadrà, ben presto, in questo punto di riferimento aziendale italiano.