Energie alternative: le aziende della Cina puntano all’eolico siciliano

Sono almeno dieci le aziende di origine cinese che stanno puntando alla Sicilia negli ultimi tampi. Il loro interesse non è legato tanto alle bellezze naturalistiche dell’isola, che pure colpiscono chiunque, ma soprattutto al mercato delle energie alternative, soprattutto l’eolico, per il quale la Trinacria ha davvero molto da offrire. Per tal motivo, sempre nella stessa regione sono in corso una serie di incontri bilaterali che dureranno per qualche tempo, al fine di raggiungere un eventuale accordo. Ognuno di questi appuntamenti, è organizzato dall’Istituto per il commercio estero e dalla Presidenza della Regione.

Aziende in fallimento, record nel 2010

 Si parla ormai da quasi due anni di crisi economica, eppure negli ultimi mesi, sembra che la situazione sia peggiorata, tanto che non esistono più “posti di lavoro sicuri”, perchè tutte le imprese o quasi, sono a rischio. In questo girotondo in negativo di recessione, sono finite moltissime strutture tanto che l’anno record è stato il 2010, proprio quello in cui si parlava di timida ripresa. In effetti, un miglioramento potrebbe anche esserci stato, ma le aziende provate da troppi tagli e da debiti in aumento, non ce l’hanno fatta a proseguire.

Le imprese in rosa resistono alla crisi

Lo studio è stato effettuato, in particolare, in Toscana, ma il risultato è comunque lo stesso anche nelle altre giorni di Italia: l’imprenditoria femminile, vive un momento positivo e le aziende in rosa vincono anche sulla crisi economica imperante. Una tendenza così in forte crescita che ha portato le strutture gestite da esponenti del sesso femminile ad aumentare del 2,6% (in assoluto +2.459 unità) solo in questo angolo del Belpaese, al contrario delle ditte maschili rovinosamente diminuite dello 0,4%, per una perdita di 1.136 unità.Volgendo lo sguardo al 2010 da poco trascorso, nel periodo di giugno, le imprese femminili della Toscana erano 98.660 unità, circa il 23,7% del totale delle imprese, pari a 415.930 unità. Insomma, la media era e continua ad essere questa: una azienda su quattro è gestita da donne.

Festa della donna: più aiuti all’imprenditoria femminile

E’ un giorno speciale questo 8 marzo del 2011, perchè le donne non riceveranno soltanto mimose e inviti a cena, ma se vorranno seguire la strada dell’imprenditoria femminile, potranno contare su una serie di aiuti e agevolazioni maggiori del solito. E’ chiaro che la strada è ancora lunga e tortuosa, ma soprattutto in Lombardia, conciliare lavoro e famiglia sarà più semplice. Fino ad oggi, infatti, i servizi nelle imprese in rosa spesso sono stati carenti e la flessibilità neglio orari di lavoro praticamente inesistente, peggio ancora nei classici uffici dove lavorano anche gli uomini, in particolare nelle strutture medio piccole. Ora arrivano nuovi progetti e finanziamenti che potrebbero davvero cambiare le cose: vediamo nello specifico di cosa si tratta.

Aziende: in Emilia Romagna quelle agricole gestite soprattutto da donne

 Il lavoro e le donne: una accoppiata vincente ma non sempre facile. Se è vero che viviamo in una società ancora in buona parte maschilista, come mentalità, che pone in maggioranza uomini al potere, è altrettanto sicuro che “l’altra metà del cielo” riesce a gestire benissimo il settore imprenditoriale. Abituata a far convivere famiglia e impegni fuori dalle pareti domestiche, una donna sa organizzarsi benissimo, puntando verso obiettivi a volte difficili da raggiungere e volando ad un successo quasi insperato. Una regola che sembrano aver capito bene almeno in Emilia Romagna, dove ben 26 aziende agricole sono gestite da donne.

Spacci aziendali e outlet crescono in Italia

 Spacci aziendali e outlet negli ultimi anni sono aumentati in Italia nonostante la crisi economica, abbia fatto diminuire sensibilmente gli acquisti. Eppure la loro presenza è ormai consolidata nel mercato e non sono pochi coloro che li preferiscono ai classici punti vendita. Molto interessante poi proprio l’ascesa degli spacci aziendali che riguardano quelle ditte che appartengono allo stesso produttore e che non di rado sorgono vicino alla medesima fabbrica dove sono stati confezionati i prodotti.

Lombardia: le aziende ricominciano ad investire

La crisi economica si fa sempre più sentire e sono per prime le aziende a trovarsi bloccate in una situazione precaria, in attesa e soprattutto nella speranza che la nuvola nera della recessione si allontani. Eppure, forse, si intravede una luce all’orizzonte e la ripresa parte proprio dal Nord, dalle imprese della Lombardia che ricominciano ad investire.L’analisi approfondita è stata portata avanti negli ultimi tempi da CreditAgriItalia della regione del Belpaese. I risultati sono abbastanza chiari: trascorso un 2009 veramente brutto in cui bisognava assolutamente raccogliere liquidità e affrontare con la maggiore dignità possibile le scadenze, nel 2010 sono state soprattutto le aziende agricole a fornire la scossa che ci voleva nel settore. In questo senso, quindi, si è assistito ad una ripresa degli aquisti di terreni, strutture e fotovoltaico. La nuova tendenza ha portato pure ad una diversificazione delle attivita’, come ad esempio quella agrituristica o le vendite dirette dei prodotti.

L’organigramma e l’organizzazione in una azienda

 Quando si pensa ad una azienda ben strutturata, l’organigramma è una delle prime cose che balzano subito alla mente. Si tratta della classica rappresentazione grafica della struttura organizzativa prodotta in un dato momento per mostrare a dipendenti interni e a professionisti esterni, l’andamento dell’impresa. Durante le riunioni importanti o anche semplicemente quando si comunicano via mail determinati successi della struttura, questi schemi non mancano praticamente mai anche perchè sono chiari, mirati e di veloce acquisizione.

Reporting aziendale e cambiamenti climatici

Come riesce una azienda in un periodo di tempo medio o lungo a raggiungere il successo? Quali sono i fattori interni ed esterni che contribuiscono ad eleggerla fra le migliori presenti sul mercato e, soprattutto, in che modo può intervenire un imprenditore? In verità le variabili che concorrono a tali risultati positivi sono parecchi e non sempre facili e immediati da controllare. In ogni caso quello che conta è mantenere il vantaggio competitivo nel tempo e non inanellare successi su successi di natura effimera e temporanea, altrimenti si tratta più di fortuna e meno di impegno. Nasce l’esigenza, quindi, di prevedere un reporting aziendale e di determinare, periodicamente, quegli indicatori chiave che segnalano al management come si sta comportando l’azienda.

Check up aziendale, quando è davvero necessario

 L’imprenditore che vuole essere sicuro di riuscire a sfruttare al meglio le risorse dell’impresa e di intervenire in tempo, laddove ci siano mancanze in termini di sicurezza per i lavoratori o per i clienti o di immagine, deve prevedere periodicamente un check up aziendale. Un controllo totale della struttura serve, quindi, ad individuare eventuali debolezze e opportunità da sfruttare per raggiungere prima e bene i propri obiettivi. Si tratta nello specifico di un processo legato al passato, con la storia della ditta, al presente con i passi avanti fatti e quelli da fare e al futuro, con la possibilità di raggiungere dei risultati completi valutando aspetti positivi e negativi attuali.

Smart aziendale, l’auto comoda ed elegante

 Molte aziende medio grandi, oggi, scelgono delle auto non solo per i dirigenti, ma anche per i dipendenti in modo che possano utilizzarle per svolgere meglio il proprio lavoro senza dover prendere magari la propria. Mentre per i primi vengono ancora acquistate delle vetture di lusso e, soprattutto, molto grandi che forniscano all’esterno una immagine di benessere e di eleganza, per i lavoratori quello che è necessario più che altro è una soluzione comoda, che non consumi troppo carburante e che, soprattutto, si possa muovere bene nel traffico cittadino. Meglio ancora se con una dimensione ridotta che permetta di trovare facilmente parcheggio. Tutti questi dettagli sono assolutamente corrispondenti con una Smart aziendale.

Marchi e brevetti per una azienda

Le imprese nazionali e internazionali, si rivolgono spesso alle Camere di Commercio in merito a marchi e brevetti e questi enti, infatti, ricevono quotidianamente, un gran numero di domande di registrazione. La competenza per il controllo, l’esame e il rilascio dei titoli di proprietà industriale spetta al Ministero dello sviluppo economico per delle operazioni di fondamentale importanza, che riguardano tantissime aziende.In particolare, servono per le richieste di brevetto per invenzioni industriali e modelli di utilità e per registrare disegni e modelli.

Infrastrutture ed economia

 Le infrastrutture riguardano quell’insieme di variabili ed elementi che messi insieme e in condizione di funzionare a perfezione, si uniscono in un mix che da vita ad una impresa attiva in un dato settore. In realtà, si tratta di un concetto non sempre così facilmente definibile, in quanto comprende davvero tante situazioni diverse da apparire quasi astratto. Se osserviamo la realtà e il nostro quotidiano, ogni oggetto che utilizziamo, ogni servizio a cui diamo vita, può riguardare una infrastruttura più vasta, ma di solito se ne parla in merito al settore ingegneristico e, ancora di più, economico.

Marketing emozionale e aziende

Non è vero che con le donne è necessariamente più facile colpire con un messaggio convenzionale e convincere “l’altra metà del cielo” ad acquistare un prodotto o a richiedere un servizio di cui è venuta a conoscenza attraverso i media o la pubblicità sui cartelloni per strada. Non va, infatti, in modo del tutto differente con gli uomini e questo fa pensare solo una cosa: una azienda che vuole imporsi sul mercato e restare in alto nella richiesta da parte di esterni, deve sapere prima di tutto colpire con la comunicazione e, poi, ovviamente proporre prodotti di qualità. Insomma deve mettere in atto tutte quelle tecniche meglio note nel settore come marketing emozionale.