Quando si parla di sicurezza sul lavoro e infortuni, si pensa sempre a impieghi in cui è possibile farsi male o ferirsi seriamente, ma non si prende in considerazione nessuna di quelle situazioni in cui il pericolo è abbastanza invisibile ma altrettanto insidioso. L’esempio più classico è quello associato a sostanze tossiche, asfissianti o infiammabili,che causano gravi malattie o rischi per la salute considerevoli anche se svolti in ambienti confinati, all’interno dei quali possono venirsi a creare condizioni atmosferiche e ambientali tali da favorire il proliferare di eventi incidentali.
Stress da lavoro: se ne parla ancora troppo poco
Se fino al 2008 era considerato quasi una sorta di pigrizia da parte del lavoratore e non meritava un nome appropriato e neppure una terapia ad hoc, adesso finalmente si comincia a muovere qualcosa in tema del cosiddetto stress da lavoro. Di recente, tra l’altro, è stato varato il nuovo Testo Unico 81 che detta le regole per la salute e la sicurezza sul lavoro. Una delle novità, ad esempio, è proprio quella di valutare il livello di stanchezza mentale e fisica del dipendente all’interno dell’impresa e di capire cosa si può fare per migliorare la situazione.
Auto aziendali: vendite alle stelle
Continua a volare la vendita di auto aziendali che negli ultimi mesi, i primi del 2011, ha subito un rialzo del 33, 45% e, in questo senso, ha dato il vita ad una netta ripresa del settore. Ad anticipare quella che potrebbe essere una positiva tendenza del mercato in futuro, è stato il Centro Studi Auto Aziendali prendendo in considerazioni le elaborazioni diffuse dall’Unrae. Nello specifico, nei primi due mesi dell’anno le immatricolazioni a privati hanno subito un calo del 32,05% mentre il settore delle auto aziendali è aumentato del 33,45%. Perfettamente in linea, insomma, con quanto già si era registrato nel 2010. Nei dodici mesi in questione, infatti, gli acquisti delle vetture per gli uffici aveva fatto segnare una impennata del 13,01%.
Fallimenti aziendali: almeno 30 al giorno nel 2010
La notizia non è certo positiva ed, infatti, la statistica dei fallimenti aziendali in un sistema di monitoraggio che giunge fino al 2010 è in costante aumento. Solo una manciata di mesi fa, infatti, le chiusure o comunque la bancarotta interessavano circa 30 strutture al giorno. Una cifra incredibile, che denuncia quanto sia necessario per le ditte ricevere finanziamenti o agevolazioni per superare questo momento di crisi economica, arrivata ormai al limite.
Aziende: il Carnevale le fa rifiorire
Le aziende che lavorano per muovere la grande macchina che prende il nome di Carnevale, in Italia, sono moltissime e in continua crescita. Si va dalle imprese che realizzano i costumi del periodo carnascialesco su misura, a quelle che si occupano della produzione di dolci tipici: insomma oltre 500 strutture in tutto il Belpaese. Ottimo anche il settore export ed import con l’interscambio con l’estero di maschere, costumi, coriandoli e oggetti di vario tipo con un solo must: colore e originalità.
Lombardia: volano gli investimenti delle aziende di editoria
E’ un buon momento per la Lombardia, dove gli investimenti sono ripartiti alla grande soprattutto nel settore agricolo e, in generale, la crisi economica seppur forte sembra allonarsi pian piano dal settore delle imprese. Una tendenza che ancora non ha interessato pure le altre regioni italiane ma è possibile che proprio il Nord faccia da traino alle aziende del Centro-Sud. Al momento, un’altra area in forte espansione, a sorpresa è quella dell’editoria proprio quando tra internet e italiani che di leggere proprio non ne vogliono sapere si pensava che l’argomento fosse definitivamente chiuso.
Reputazione aziendale: attenzione alla rete
La reputazione aziendale come anche quella personale, come è facile capire, è fondamentale per ottenere successo e, soprattutto credibilità in qualunque momento.Tutti fattori insomma che permettono all’impresa di muoversi non senza difficoltà nel mercato, tentando però di raggiungere importanti obiettivi attraverso mirate strategie di marketing. Uno dei pericoli più insidiosi oggi, però, è la rete che veicola notizie in tempo reale che però spesso possono essere pubblicate o modificate a favore di qualcuno o a discapito di qualcun altro. Insomma se la vostra struttura straccia la concorrenza, non è impossibile che qualcuno si senta infastidito e possa mettere su internet se non frasi offensive, almeno allusive e capaci di insinuare un dubbio nei potenziali clienti.
Protesti bancari e aziende
I protesti bancari non sono rari riguardo ad una azienda e si riferiscono a dei provvedimenti di tipo amministrativo, che sono stati presi proprio a causa di un mancato pagamento di una cambiale o di un assegno bancario. In questo senso, la Camera di Commercio riceve gli Elenchi dei nominativi protestati dai pubblici ufficiali levatori, li pubblica nel Registro Informatico ed eventualmente riceve anche domande perchè le imprese vengano poi cancellate da tale documento. Le informazioni relative ai protesti arrivano, soprattutto, da notai e dai segretari comunali, ma non solo.
CSR, Responsabilità Sociale d’Impresa oggi
In inglese Corporate Social Responsibility, CSR, in italiano Responsabilità Sociale d’Impresa per un unico risultato: attenzione ed integrazione di tutte quelle tematiche di natura etica anche all’interno di una azienda e, di conseguenza, delle sue strategie e degli obiettivi finali. In pratica le strutture piccole, medie e grandi, si impegnano a gestire con impegno e costanza, tutte quelle problematiche che possono avere un forte impatto nella società o mostrare una situazione legata alla coscienza del singolo individuo. Il tutto, ovvviamente, nella loro area di appartenenza e in quella immediatamente limitrofa.
Imprenditoria femminile in arrivo nuovi finanziamenti
L’imprenditoria femminile, potrebbe vivere una nuova primavera per un settore che, comunque, ultimamente è abbastanza seguito e agevolato. Sono in arrivo, infatti, dei finanziamenti a favore delle imprese “in rosa”, validi però non per le strutture di prossima apertura, ma per quelle già esistenti. Del resto i dati parlano chiaro e, se da sempre non sono pochi a lodare le qualità sul lavoro delle donne, vittime però, troppo spesso, di discriminazioni in una mentalità qualche volta prettamente maschilista, i numeri le piazzano sul podio dei successi a livello industriale. A questo punto gli incentivi sono necessari per favorire lo sviluppo e la crescita di esempi ancora timidi di aziende guidate dall'”altra metà del cielo”.
Formazione aziendale e dipendenti
Oggi quasi tutte le aziende, soprattutto se medie o grandi, prevedono per i propri dipendenti all’inizio della propria carriera nell’impresa, un percorso più o meno breve di formazione aziendale. In termini di economia di impresa, si tratta nello specifico di una attività strutturata e continuativa che serve ad insegnare al personale competenze specifiche utili al settore che poi andranno a ricoprire.
Social network e aziende: con facebook aumentano licenziamenti e divorzi
E’ chiaro che non si può creare dell’allarmismo esagerato, per cui è bene specificare subito che lo sviluppo di social network come Twitter o Facebook, ad esempio, ha di sicuro apportato al mondo del web incredibili benefici negli ultimi anni. Tuttavia, visto che passare da un uso corretto ad uno piuttosto discutibile è molto facile, sembra che proprio quest’ultimo sia la causa di una aumento continuo di divorzi e licenziamenti.
Regalistica aziendale: studi e controlli sulle spese dell’impresa
In tempi di crisi economica, lascia davvero a bocca aperta la scoperta che almeno il 20% delle imprese italiane, investe in regalistica aziendale una cifra estremamente alta, questo indipendentemente dalla sua grandezza. Che sia una piccola o una media struttura, infatti, sembra che ogni dodici mesi vengano spesi oltre 20 mila euro. In più, secondo gli ultimi controlli pare che si tenda ad acquistare per il 50% prodotti a nome dell’azienda e per l’altro 50% regali d’affari destinati per il 44% al consumatore finale.
Gestione aziendale: il 66% delle imprese sono irregolari
La gestione aziendale, in Italia, avverrebbe in modo poco trasparente nella maggior parte dei casi, tanto che il lavoro nero e i problemi legati ai dipendenti mal pagati e non in quadrati secondo la legge, sarebbero in continuo proliferare. Un problema gravissimo, che è stato esasperato pure dall’arrivo della crisi economica, che ha portato molte imprese a trovare sotterfugi di ogni tipo pur di non fallire miseramente dopo anni di sacrifici e prima di raggiungere i propri obiettivi aziendali.