Terremoto in Giappone: produzione Sony e Nissan in lenta ripresa

 Le notizie, in verità, sono piuttosto frammentarie e discordanti ma, almeno in queste ore, sembra che la Sony e la Nissan possano riprendere a breve la loro produzione. La prima, proprio ieri aveva fatto sapere che avrebbe rispettato uno stop almeno per le prossime settimane, ma da oggi sembra che le sue intenzioni siano cambiate. Le sedi centrali del colosso nipponico si trovavano proprio nella zona di Fukushima, dove oltre al terremoto e al conseguente tsunami, da tempo ormai il rischio nucleare è alto. In un primo tempo ha messo in sicurezza i dipendenti bloccando le strutture, ora potrebbe tornare a produrre piano piano anche per scongiurare un disastro economico che già sta molto incidendo, non solo nelle casse dell’impresa, ma anche nell’intera economia giapponese.

Istat: nelle aziende raddoppiano i posti vacanti

 Se la mancanza di lavoro è un problema che affligge gli italiani da sempre, peggio ancora negli ultimi anni con l’arrivo della crisi economica, ultimamente un altro fantasma fa capolino all’orizzonte: i posti vacanti. Si perchè per moltissime mansioni oggi non è più possibile ottenere “raccomandazioni” visto che servono titoli di studio particolari e, soprattutto, lunghi anni di esperienza. La professionalità è tutto quasi sempre e non ci si può permettere di assumere personale non qualificato, con il risultato che in molti restano a casa e le aziende cercano lavoratori invano. Questo problema è stato evidenziato, negli ultimi tempi, dall’Istat con delle stime provvisorie, relative al quarto trimestre del 2010. Il tasso dei posti vacanti nelle imprese è stato calcolato nelle strutture con almeno 10 dipendenti dell’industria e dei servizi privati, a esclusione di quelli sociali e personali.

Gli investimenti infrastrutturali dell’India piacciono all’Italia

Un investimento di quasi 1.000 miliardi di dollari per le infrastrutture nei prossimi dieci anno. A discapito della sua povertà in alcune aree del Paese, l’India batte di gran lunga l’Italia dal punto di vista di obiettivi di marketing e di crescita a lungo termine. Piace, per questo motivo, molto al Belpaese dove la carenza di fondi e gli ostacoli burocratici condizionano la ripresa dei grandi progetti da tanto tempo ormai. Del resto lo Stato è in forte ascesa e in molti lo tengono d’occhio, per il tasso di crescita medio del Pil pari all’8% negli ultimi cinque anni. Per approfondire un rapporto di collaborazione in questo senso, adesso è in corso di svolgimento la missione imprenditoriale in India di Confindustria e Simest dedicata al settore delle infrastrutture.A patrocinare quello che rappresenta un evento, i ministeri dello Sviluppo economico e degli Esteri, in collaborazione con Ance e Federprogetti, per “rafforzare le già strette relazioni economiche bilaterali, conoscere gli obiettivi prioritari del governo indiano e approfondire i progetti di sviluppo selezionati dall’esecutivo per il piano quinquennale 2012-2016″. Al viaggio d’affari partecipano alcune tra le più importanti società italiane con interessi in India: Astaldi, Autostrade, Maire Tecnimont, Saipem, Salini Todini e Trevi.

Imprese: sono troppe quelle che legano l’Italia alla Libia

E’ comunque una situazione molto delicata quella che sta attraversando, non solo la Libia dove da un paio di giorni è scoppiata una vera e propria guerra, ma anche l’Italia, divisa a metà tra “nazioni amiche” e interessi importanti nel territorio nordafricano. Il governo sta tentando di aiutare i civili a sperare in un futuro migliore, ma sono tante, troppe, le aziende aperte in loco e comunque legate allo Stivale, per cui un rischio anche pesante a livello economico non è da escludere. Intanto si dichiara a pieno titolo disposta a partecipare alla gestione del dopo-Gheddafi.L’asse Roma-Tripoli è strettamente connessa da sempre e in entrambi i lati da anni viaggiano, informazioni, progetti, denaro e rapporti diplomatici. Per tutti la convenienza è grande e le opportunità di sviluppo pure.

Lombardia: le imprese investono nella responsabilità sociale

 400mila imprese lombarde impegnate in pratiche virtuose per un giro economico ad azienda che si attesta intorno ai 10mila euro annui. Una spesa media, di certo non indifferente, ma che le strutture del Nord sono più propense e preparate ad affrontare rispetto al Sud e al Centro, con un ritorno di immagine piuttosto interessante. In questo senso sono in prima linea Milano, Brescia e Bergamo, ma molte altre grandi città settentrionali sono pronte a seguirle in un prossimo futuro.

Roma:una donna su due con contratto precario

La Cgil conferma: in Italia e, in particolare, a Roma dove è avvenuto un preciso monitoraggio della situazione, una donna su due è senza posto fisso. Sarà l’effetto della crisi economica o la difficile posizione che, da sempre si trovano ad affrontare le esponenti del sesso femminile, ma la situazione non è certo delle migliori. Questo anche perchè oggi non è più come una volta: il “sesso debole” vuole vivere la doppia esperienza della maternità e della carriera e, poi, con un solo stipendio in famiglia, non è possibile arrivare a fine mese quasi mai. Ciò porta, ultimamente, ad accontentarsi di contratti a tempo, poco affidabili o, peggio, del tutto inesistenti. Eppure spesso il contributo delle ragazze è importante, seppure ancora troppo limitato a settori particolari e occupazioni specifiche, come l’insegnamento, la ristorazione e i servizi.

Emilia Romagna: sostenere l’export è indispensabile

Uno degli obiettivi aziendali più importanti è quello di tentare nel più breve tempo possibile di internazionalizzare le imprese, per permettere una crescita in un mercato che non sia solo nazionale e farsi conoscere e apprezzare pure fuori dai confini territoriali. Un progetto tutt’altro che semplice, che richiede una strategia di marketing pensata a dovere, nella quale non è possibile alcun margine di errore, pena la perdita di credibilità dell’azienda stessa. In Emilia Romagna, in particolare, il concetto è stato preso alla lettera ed, infatti, recentemente sono stati investiti 12 milioni di euro per la piazza estera, soprattutto nelle aree, in questo senso, più in espansione. Si tratta, quindi, di Turchia, Brasile e India.La Regione ha messo in campo tutte le sue risorse per per sostenere l’export e rilanciare possibilmente pure questo tratto di Italia che ha molte potenzialità, a volte non messe del tutto in luce.

Libia e l’interesse delle imprese italiane nel Paese

 Il raid in Libia per l’operazione “Odissea all’alba” è iniziata e l’Italia si è schierata tra i “volenterosi” per fermare le repressioni nel Paese. Ha messo a disposizione aerei e basi strategiche per muoversi insieme a Francia, Gran Bretagna e America nel nome della pace. Tuttavia, è innegabile che forti interessi economici ci siano da parte di tutti, Belpaese in primo luogo.

Il CRM aziendale diventa social

E’ un periodo particolare questo e non solo a livello storico ma, soprattutto, tecnologico. Le innovazioni si susseguono a grandi velocità e, senza accorgersene, anche l’italiano medio sta cambiando e non soltanto coloro che sono dei grandi esperti di internet e “diavolerie ultramoderne”, come le chiamerebbero i più anziani. Il cliente finale per una azienda, come sempre è il fulcro di tutta l’attività sia che si tratti di una impresa che produce dei prodotti che di una struttura che fornisce, invece, un qualunque tipo di servizio. Ebbene, anche tale figura si è modificata e in una manciata di mesi, si è passati dal “cliente consumatore”, al “cliente social” cioè del cliente che si confronta con altri prima di consumare o acquistare un bene. Di solito lo fa proprio grazie social network come facebook e, in questo senso, le esperienze degli altri diventano davvero fondamentali.

Aziende: Milano, capitale degli imprenditori

Si sa da sempre che Milano può essere considerata a diritto come la città italiana industriale, dove società e imprese sono in crescita esponenziale e dove gira gran parte dell’economia dello Stivale. Un primato che, da sempre, divide con Roma ma, adesso, il suo piccolo podio l’ha agguantato. Il capoluogo lombardo, infatti, sembra essere la “capitale” degli imprenditori del Belpaese. Per questo motivo, chi sceglie di aprire una impresa fuori dalla propria area di nascita e appartenenza, è proprio qui che decide di spostarsi, ritenendo che le possibilità di successo siano maggiori.

Maternità e lavoro: una sfida possibile

Le donne sono chiamate a svolgere più di un ruolo e, se aiutate, riescono ugualmente ad essere produttive e geniali come sempre: è chiaro con variabili dosi di talento a seconda della persona in questione. Troppo spesso, però, le aziende non vengono incontro alle ragazze che stanno per avere un bambino e ad avanzare con la carriera sono i colleghi maschi, anche se a volte hanno qualche merito in meno. Eppure conciliare questo delicato compito affidato dalla natura e, oggi, troppo spesso ritardato proprio a favore delle carriera, si può con l’impegno delle dirette interessate, ma anche delle istituzioni e delle stesse imprese.

Forbes: in 15 lavori le donne guadagnano di più

Sembra impossibile, eppure ci sono ben 15 lavori dove le donne battono gli uomini in quando a stipendio, almeno secondo quanto afferma Forbes. A sostenerlo con convinzione è ormai da tempo Jenna Goudreau, laureata in giornalismo e sociologia che si occupa della sezione “woman” del magazine e risponde in questo modo al recente rapporto “women at work” Bureau of Labour Statistics. Quest’ultima è la principale agenzia del Governo americano per quanto riguarda la verifica dei fatti in campo lavorativo-economico-statistico. Diventa quindi sempre meno vera la credenza che il portafoglio delle esponenti del sesso femminile sia più leggero dei colleghi maschi, perchè tutto dipende, in fondo, dal tipo di mansione.

Giappone: terremoto ferma produzione videogiochi

Gli amanti dei videogiochi, forse per qualche tempo non vedranmno tra gli scaffali dei negozi specializzati troppe nuove uscite, perchè i fornitori principali che avevano le loro sedi più grandi in Giappone, sono fermi per via del disastroso terremoto che ha colpito il Paese. Tra l’altro, molte strutture si trovavano proprio a breve distanza dall’area in cui il pericolo nucleare è tutt’altro che remoto. In territorio nipponico, la situazione è molto grave e il livello di radiazioni intorno a Tokyo e Fukushima ha portato pure diverse imprese note di fotografia a chiudere i battenti o rallentare il lavoro. Tra di esse pure Canon, Panasonic e Nikon.

Comunicazione aziendale e social network: si aprono nuovi scenari

Tutte le novità, vanno studiate e capite bene prima di essere prese in considerazione. In tempi moderni come quelli di oggi è soprattutto internet la vera sfida, ma prima di guardare con sospetto tutte le innovazioni che arrivano costantemente, meglio osservarne da lontano le potenzialità nascoste. Una regola che vale soprattutto per le aziende che non possono permettersi grossi passi falsi nella loro carriera, per evitare il pericolo di fallimento e di altri problemi collaterali. Negli ultimi tempi, in media un paio di anni, si sono fatti strada sempre con maggiore insistenza i social network che continuano a conquistare e ad essere criticati da tutte le categorie, rimanendo comunque sempre al centro dell’attenzione.