La pianificazione strategica

 La pianificazione aziendale è definibile come quel sistema operativo mediante il quale i vertici dell’azienda definiscono gli obiettivi.

Obiettivi che vengono stabiliti dopo una fase preliminare in cui si fa un’analisi della realizzabilità e della azioni da compiere.

La pianificazione aziendale è legata al sistema di controllo di gestione, che guida l’azienda verso il conseguimento degli obiettivi pianificati.

Social media: nuova strategia di marketing delle aziende

 Il marketing del futuro nelle aziende ha un solo nome: social media, soprattutto in questi mesi in cui, ancora più del solito, si assiste al passaggio del business online e ad uno sviluppo ancora maggiore di siti e blog aziendali. La gara a chi li aggiorna più spesso o li arricchisce di validi contenuti, quindi, deve essere supportata da strumenti che permettano di rendere noto piuttosto velocemente il reale valore di una impresa e di permettere allo staff  interno di raggiungere i propri obiettivi nel più breve tempo possibile. Ancora di più se è intenzione dell’imprenditore rimanere in testa sul mercato e far crescere non solo il proprio utile ma anche il buon nome della struttura stessa.

Aziende: settore telefonini e computer in crisi

 Il problema è sempre lo stesso: il terremoto in Giappone sta trascinando con sè, in un baratro, l’economia già traballante di gran parte del mondo. In un periodo in cui si fatica a risalire dopo la crisi recente, nessuno aveva tenuto conto della possibilità che una calamità naturale potesse causare un ulteriore disastro. Le imprese nel Paese non riescono a riprendere a pieno ritmo la produzione e mancano le materie prime per dei pezzi che si producevano quasi esclusvamente nel Sol Levante. Risultato? Adesso anche il settore dei telefonini è in crisi, dopo quello automobilistico.

Bilanci aziendali, Logitech taglia le stime sui profitti

 Logitech, uno dei principali produttori al mondo di accessori per il mondo dei personal computer, nell’attesa di pubblicare il bilancio aziendale ha affermato di dover rivedere al ribasso le proprie stime sull’anno in corso, sia per quanto concerne gli utili netti che per quanto riguarda i ricavi.

Più nel dettaglio, sul fronte dei ricavi Logitech attende dei fatturati da vendite annui compresi tra un minimo di 2,35 miliardi di dollari e un massimo di 2,37 miliardi di dollari. Un anno fa lo stesso elemento veniva stimato tra i 2,4 miliardi di dollari e i 2,42 miliardi di dollari.

Nel proprio bilancio aziendale, Logitech si attende pertanto una flessione della prima riga di conto economico, con un fatturato che – nella migliore delle ipotesi – subirà una contrazione pari a 300 milioni di dollari rispetto alle precedenti stime.

Giappone: riapre la Honda

 Nonostante i livelli di radioattività molto alta in mare, preoccupino il mondo intero, il Giappone prova piano piano a ritornare alla normalità dopo quel terribile 11 marzo che ha cancellato una immagine di produttività perfetta e di uno stile di vita invidiabile. Le aziende devono riaprire, soprattutto quelle di respiro internazionale per evitare che collassino interi sistemi a livello internazionale, come il settore delle auto o quello della tecnologia, per citare i più importanti. Ecco, quindi, che la Honda prova ad aprire e a riprendere l’attività quotidiana nella speranza di non dover chiudere ancora.

Bilanci aziendali: nuove stime su quelli Toyota

 Nuove indiscrezioni sui bilanci aziendali di Toyota. La società giapponese, come altre grandi compagnie operanti nel Paese asiatico, sarà infatti costretta a rivedere al ribasso i propri auspici consuntivi per l’esercizio fiscale conclusosi il 31 marzo 2011, e quello che si concluderà in uguale data nel 2012.

La società ha infatti sofferto delle conseguenze del terremoto che ha colpito la nazione l’11 marzo 2011, e che ha costretto gran parte delle società giapponesi a chiudere le fabbriche presenti soprattutto nell’area settentrionale del Paese asiatico, nell’attesa di una risoluzione della grave crisi nucleare e al ripristino della continuità energetica.

Lo stesso presidente di Toyota, Akio Toyoda, si è detto molto incerto sul futuro dei bilanci aziendali, affermando che al momento è molto difficile prevedere quali saranno le conseguenze nel breve e nel medio periodo.

Aziende, il part-time è in aumento

 Una serie di problematiche e coincidenze, non ultimo la crisi economica e la mancanza di fondi da parte delle aziende, stanno facendo aumentare di anno in anno il popolo dei lavoratori part-time, con stipendi, ovviamente, il più delle volte dimezzati. Piuttosto che la disoccupazione, soprattutto i più giovani, ma anche i più grandi da poco licenziati, non è possibile far altro che accettare condizioni che non sono perfette ma che permettono almeno di guadagnare qualcosa. La soluzione, è quella di trovare un altro piccolo lavoretto ma far coincidere orari e resistenza fisica, non sempre è semplice.

L’azienda dove gli italiani vorrebbero lavorare: la Ferrero

 E’ una notizia curiosa, eppure sembra che l’azienda dove la gran parte degli italiani vorrebbe lavorare è la Ferrero. Lo rivelano una serie di sondaggi, rivolti a lavoratori di tutte le età, giovani e meno giovani e con qualunque titolo di studio. Dai neolaureati ai professionisti senior, l’impresa che attrae di più è proprio questa, nota nel Belpaese al pari di molte altre e non soltanto nel campo gastronomico dolciario. A rilevare tale tendenza in continua crescita, è stato l’osservatorio di Employer Branding Positioning Survey (EPBS), in un’indagine promossa da Monster.it in collaborazione con Anthea Consulting, giunta alla terza edizione e condotta un questionario online a 10.729 job seekers.

Imprese e sviluppo: a Palermo arrivano i fondi

Ci potrebbe essere un nuovo futuro, più roseo, per le piccole e medie imprese di Palermo previsto già per i prossimi anni, visto che sono stati stanziati poco più di 22 milioni di euro per favorire l’innovazione, lo sviluppo e il miglioramento tecnologico delle aziende in grado di importsi veramente sul mercato. E’ stato, a tal proposito, presentato un piano piuttosto particolare, in quanto prevede la possibilità di far partecipare anche le aziende sanitarie, le università e gli istituti di ricerca. Se sfruttata al massimo, insomma, questa iniziativa potrebbe davvero cambiare le cose, almeno secondo l’assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi, il quale ha parlato dell’emissione del bando da 22 milioni 234 mila euro della misura 4.1.1.2 del P.O.-Fers 2007-2013.

Bilanci aziendali: utile di 35,7 milioni di euro per la BCS

 Il consiglio di amministrazione della Banca di Credito Sardo ha approvato il bilancio aziendale per l’esercizio conclusosi il 31 dicembre 2010, presentando i dati economico finanziari e patrimoniali all’interno di una conferenza stampa tenutosi nella sede dell’istituto di credito.

Il dato principale che emerge dalla presentazione del bilancio aziendale 2010 è quello dell’utile netto, che per lo scorso anno ammonta a quota 35,7 milioni di euro, giudicato molto positivamente dalla stessa società, anche considerando lo scenario di debolezza economica circostante.

Per quanto riguarda le nuove erogazioni, la Banca di credito sardo afferma di aver dato il via a 600 milioni di euro di nuovi impieghi, 290 milioni dei quali indirizzati verso i segmenti delle attività imprenditoriali, e 310 milioni di euro verso la clientela famiglie.

Comunicazione aziendale, newsletter e web

 Comunicare in modo semplice, veloce ed economico anche con i propri dipendenti da qualche anno non è più un problema: tutti possono apprendere in tempo reale di una novità aziendale senza bisogno di telefonate, riunioni o incontri lunghi e noiosi. Questo grazie alla posta elettronica e alla mail che qualunque attività commerciale sfrutta al massimo ogni giorno, così come avviene pure per l’intranet aziendale. Per non parlare dei liberi professionisti che senza tale mezzo di comunicazione probabilmente perderebbero moltissimi contatti di lavoro. Insomma anche il modo di svolgere la propria professione è cambiato, grazie al web che fornisce regole, registri e una serie di strumenti da sfruttare. Molto di moda, poi, vanno le newsletter che annunciano le novità di un settore, di un prodotto o di una struttura, soltanto a chi è interessato e, quindi, decide di iscriversi, ma le regole, di volta in volta, possono cambiare.

Lavoro: la metà dei giovani vuole andare via dall’Italia

 Il rapporto Eurispes parla chiaro: la metà dei giovani sono insoddisfatti dal proprio lavoro o non riescono proprio a trovarne uno adatto alle proprie esigenze. Il risultato è che molti vorrebbero andare via dall’Italia, una decisione comprensibile, resa ancora più dolorosa a seguito della recente crisi economica. L’estero rappresenta tutt’ora la possibilità di uno sbocco economico e professionale, anche se sono lontane le possibilità e gli stipendi di un tempo.

Aziende e fotovoltaico: arrivano le imprese ceche

 Le imprese straniere sono sempre più interessate a sfruttare il fotovoltaico e gli occhi sono tutti puntati sull’Italia, soprattutto da parte degli investitori cechi che sono i primi a voler mettere i propri soldi in un progetto in cui credono fortemente. Altro che nucleare, nel prossimo futuro potrebbero esserci le “energie pulite” e il Belpaese, se davvero si riusciranno a concretizzare tali collaborazioni, potrebbe guidare una tendenza certamente molto meno pericolosa e, sembra, abbastanza efficace. Persino in Paesi come l’India, del resto, nonostante la vastità del territorio, si riesce tranquillamente a sfruttare tale fonte alternativa sempre a disposizione dell’uomo. Lo stivale con il suo sole e le risorse a portata di mano fa davvero gola a molti da anni.

Gestione Flotte aziendali: scegliere il noleggio a lungo termine

Sono sempre di più, ogni anno, le aziende che scelgono di noleggiare le auto per conto dell’impresa per un periodo di tempo medio- lungo. Del resto la gestione delle flotte aziendali non è uno scherzo e può pesare anche in modo consistente su una struttura già gravata da mille altri costi. Ancora di più se le vetture sono moltissime perchè utilizzate magari dai dipendenti in trasferta. In questo caso contenere i costi diventa praticamente indispensabile, se non ci si vuole avviare verso debiti e, nei casi peggiori, al fallimento. A tal proposito, in un controllo aziendale oculato si risparmia di più un “affitto” degli strumenti necessari sia per svolgere meglio le mansioni che per rappresentare la ditta di riferimento, in questo caso con le quattro ruote.