Di pagamenti mobile, mobile payments in inglese, si parla da diversi anni anche se solo in tempi recenti il mercato ha raggiunto un adeguato grado di maturità dal punto di vista tecnico. L’uso di un dispositivo mobile come “portafoglio digitale” potrebbe diventare un tratto significativo dei prossimi anni ed aprire nuove opportunità alle aziende.
La società di analisi Ovum ha recentemente pubblicato alcuni risultati molto interessanti sulle prospettive dei pagamenti mobile. Nel settore il 2014 è atteso come un anno di lenta ma costante crescita in continuità con con le tendenze dell’ultimo biennio. Gli utenti tuttavia andranno probabilmente verso una razionalizzazione dei portafogli digitali concentrando le proprie risorse su uno o al massimo su un paio servizi. Da qui evidentemente deriva la necessità per gli operatori del settore di ben posizionarsi nella graduatoria di fiducia dei clienti.
I dati di Ovum mostrano come la maggior parte degli utenti (43%) che utilizza sistemi di pagamento mobile ha scelto come fornitore un istituto bancario. Seguono poi le società di gestione di carte di credito (13%), i servizi online (9%) e gli operatori di telefonia (6%).
A livello tecnico il sistema NFC (near field communication) potrebbe non affermarsi nell’uso di massa nel biennio 2014 – 2015 nonostante la sua ampia diffusione sugli smartphone. Potrebbe invece acquistare visibilità la tecnologia Bluetooth low energy (BLE). In generale tuttavia più tecnologie sono destinate a coesistere ancora per molto tempo. In forte crescita è attesa la diffusione dei mobile payments sui tablet a traino del forte gradimento che questi prodotti stanno registrando tra gli utenti.
Nelle strategie e nelle comunicazioni aziendali interessanti possibilità potrebbero nascere dalla combinazione dei pagamenti mobile con la pubblicità basata sulla localizzazione, un segmento in cui non a caso stanno investendo tutti i big della rete.
[Via | Ovum]
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