Andare a lavoro con i figli non è più una rarità, anche all’interno delle società italiane, cronicamente più attardate, in questo ambito, rispetto alle loro colleghe o concorrenti di respiro internazionale, americane in testa. Eppure qualcosa sta cambiando anche in tale scenario, aprendo possibilità alla crescita e al miglioramento della qualità della vita e del lavoro nelle organizzazioni aziendali della Penisola.
Al fine di migliorare il rapporto tra la famiglia e la sfera professionale, abbattendo delle barriere che spesso separano la vita privata da quella lavorativa in maniera irreparabile, numerose aziende stanno sperimentando la possibilità di aprire i posti di lavoro ai familiare e, in particolar modo, ai figli, migliorando in tal modo anche la conoscenza dei dipendenti.
Per l’obiettivo di cui sopra, diverse aziende stanno invitando i figli minori a vedere dove lavorano i propri genitori, riservando degli ambienti familiari che possano avvicinare le esigenze delle risorse umane a quelle della propria azienda.
Non solo. Oltre alle singole iniziative che consentono ai figli piccoli di vedere dove e come lavorano le madri e i padri, le aziende di maggiori dimensioni stanno incrementando la predisposizione di strutture quali asili nido aziendali, o luoghi di ritrovo saltuario per i figli dei dipendenti, per costituire una più che valida alternativa alle baby sitter, realizzando un luogo confortevole per i bambini, maggiormente vicini ai propri genitori.
A noi sembra un’idea molto utile per migliorare la qualità della vita e del lavoro, in un’ottica di maggiore compatibilità con le esigenze quotidiane dei lavoratori italiani.
Inoltre gli asili nido aziendali sono disponibili a tariffe molto convenienti per i dipendenti, diventando in questo modo uno strumento più economico rispetto alle tradizionali strutture private, unendo al beneficio di poter assistere da più vicino il proprio figlio, un vantaggio relativo al conseguimento di un risparmio economico nelle proprie tasche.