I dati economici recentemente diffusi riguardo la situazione nel mese di giugno rafforzano le preoccupazioni, riguardo le prospettive del sistema produttivo italiano: la produzione appare sostanzialmente in stallo, così come il mercato del lavoro, mentre le retribuzioni sono in calo.
Nel mese di giugno l’occupazione nelle grandi imprese è scesa dello 0,1 per cento rispetto a maggio e dello 0,6 per cento rispetto allo stesso mese del 2010, secondo i dati diffusi nei giorni scorsi dall’ISTAT. Il dato è al lordo della cassa integrazione; nelle grandi imprese con oltre 500 dipendenti, al netto della cig, l’occupazione resta invariata rispetto a maggio e scende dello 0,2 per cento rispetto al giugno 2010.
Le grandi imprese industriali perdono lo 0,1 per cento dei posti di lavoro rispetto a maggio e l’1,2 per cento rispetto a giugno 2010 al lordo della cig; nel settore dei servizi, sempre al lordo della cig, l’occupazione diminuisce rispettivamente dello 0,1 e dello 0,4 per cento.
L’ISTAT segnala inoltre che a calare sono anche le retribuzioni: la retribuzione lorda per ora lavorata al netto della stagionalità è calata in giugno dello 0,9 per cento rispetto a maggio; l’indice grezzo aumenta invece dello 0,8 per cento a livello tendenziale; la retribuzione lorda per dipendente (al netto della cig) cresce 0,1 per cento d il costo del lavoro dello 0,4 per cento. Nei primi sei mesi dell’anno la retribuzione lorda per dipendente al nello della cig aumenta dell’1,2 per cento rispetto al primo semestre 2010, mentre il costo del lavoro cresce dell’1,4 per cento.
Tali cifre indicano che l’economia è sostanzialmente ferma; la crescita del gap rispetto allo scorso anno ha suscitato la preoccupazione dei sindacati, che hanno tra l’altro sollevato la richiesta di incentivi all’occupazione. Vedremo, nei prossimi mesi, quale sarà l’evoluzione dell’occupazione nelle aziende italiane, con i nostri consueti aggiornamenti.