Negli ultimi giorni si sono sollevate diverse supposizioni contrastanti sul futuro di Baidu, il principale motore di ricerca della Cina. La motivazione è abbastanza semplice, ma le considerazioni a margine sono, purtroppo, piuttosto complesse: il sito internet asiatico ha infatti prodotto alcune significative modifiche nella propria home page, che non hanno convinto proprio tutti, analisti compresi.
Secondo alcuni osservatori, infatti, le nuove funzionalità del sito web sulla landing page, potrebbero erodere il business principale, quello derivante dall’utilizzo del motore di ricerca, che ad oggi costituisce di gran lunga la più importante fonte di ricavi per la compagnia la quale, oltre a costituire il principale motore di ricerca, è anche la società web a maggiore capitalizzazione della nazione.
Le stesse considerazioni negative sono state espresse, ovviamente solo in minima parte, dall’amministratore delegato Robin Li. Li ha infatti affermato che “la nuova homepage potrebbe avere un impatto negativo sul volume di ricerche online” per poi aggiungere che “con il tempo andrà al meglio, poiché genererà diversi benefit per gli utenti e pertanto, nel lungo periodo, per la stessa Baidu”.
Li sta infatti cercando di contraddistinguere l’offerta dei servizi Baidu ricalcando un approccio maggiormente eterogeneo, e dedicando una quota della propria home page alla promozione di applicazioni sviluppati da partner esterni, oltre a una serie di collegamenti verso altri siti web. Obiettivo ultimo, permettere a Baidu di contrastare più adeguatamente la società Tencent Holdings e altri competitor sul fronte di business “secondari” (apparentemente) per Baidu, come il commercio elettronico.
Solamente il tempo potrà tuttavia dirci se la mossa di Baidu è stata azzeccata (e pertanto guadagnerà terreno nei confronti dei principali concorrenti), o se la novità provocherà un distacco molto costoso della propria consolidata utenza, e conseguente ampliamento di un gap negativo.