Un pò perchè sono cambiate le leggi e un pò perchè la coscienza ambientale, per fortuna, sta cominciando a contagiare un pò tutti, ma intanto nelle aziende si preferisce assumente dei professionisti del settore che nel lungo termine permettono pure di risparmiare ottenendo degli ottimi risultati. Questo accade soprattutto in Gran Bretagna dove tra le nuove figure più richieste all’interno delle imprese si trovano coloro che si occupano del settore green.
Chiamati dalle varie strutture quando necessario, sono in grado di ridurre i costi energetici, di suggerire dei cambiamenti che aiutano la natura e il portafoglio e valutano un costante abbassamento dei costi organizzando un sistema di gestione efficiente soprattutto dal punto di vista energetico. Una tendenza che è stata svelata dallo Iema, l’Istituto britannico per la Gestione e la Valutazione Ambientale (Institute of Environmental Management and Assessment) che ha rivelato come in Gran Bretagna le aziende abbiano un valido obiettivo. Pensano con gli sforzi congiunti, di poter ottenere un risparmio complessivo calcolato in circa 23 miliardi attreverso semplici misure, suggerite proprio dai professionisti ambientali.
Insomma, prima, se questo tipo di spese erano considerate inutili, ora sono molto utili e vengono affrontate con tanta serenità pure se si mostrano alte. Ecco, che quindi il settore si è mantenuto stabile pure durante la crisi economica come ha confermato Andrew Tew, consulente presso la Acre Resources: “In effetti, gli stipendi sono aumentati negli ultimi tre anni, in parte a causa della presa di coscienza delle aziende che hanno ottenuto i tangibili benefici commerciali che possono derivare dall’impegnarsi con pratiche eco-sostenibili e prodotti”. Persino gli imprenditori hanno adeguto la propria politica aziendale e il proprio ruolo all’ambiente e se questa è una “moda” si spera che non passi tanto facilmente perchè è in grado davvero di aiutare l’ambiente in cui viviamo e quindi di migliorare la nostra salute.