Dipendenti talentuosi, carichi di passione e, soprattutto, capaci. Una struttura che può contare su un discreto budget e può reggersi da sola sulle proprie gambe e un equilibrio sul mercato invidiabile. Se credete che siano solo queste le regole di una impresa vincente, vi sbagliate, perchè sempre più imporante diventa la sicurezza sul lavoro. Un fattore che trova d’accordo anche tutto il personale assunto, che proprio non ci sta a restare davanti a computer vecchi in un edificio da ristrutturare e senza le norme necessarie per legge. Insomma lavoro si, ma prima di tutto salute.
Del resto negli ultimi anni, complice pure la crisi economica si è cercato di risparmiare un pò ovunque e questo è sbagliato perchè solo con attenzione e regole severe da questo punto di vista, si possono limitare gli infortuni, incidenti e, peggio ancora, le morti sul lavoro. In Italia, tra l’altro, non accennano a diminuire e occorre un intervento immediato.
Per prima cosa, bisogna investire sulla formazione alla sicurezza nel mondo del lavoro, partendo da un buon formatore e cominciando oltre che dai lavoratori anche dagli stessi dirigenti. A volte non è soltanto l’esterno che deve cambiare, ma è utile valutare se ci sono dei comportamenti a rischio e modificarli. Nei mesi scorsi, studi in merito li aveva portati avanti l’AiFOS (Associazione Italiana Formatori della Sicurezza sul Lavoro) la quale aveva presentato il “Primo Rapporto AiFOS 2009 – La formazione per la sicurezza sul lavoro – il parere dei lavoratori”. I risultati erano stati chiari: circa il 40% dei lavoratori non aveva svolto corsi di formazione nell’ultimo biennio e il 78% dei lavoratori dichiarava di non aver ricevuto formazione, ma di avere un’esperienza maturata direttamente sul posto di lavoro.Ora le cose sembrano migliorare anno dopo anno, ma i risultati concreti tardano ad arrivare, segno che ci si deve impegnare in questo senso ancora di più.