L’agricoltura potrebbe essere un importante trampolino di lancio per i giovani nel prossimo futuro: insomma, si tornerà un pò indietro nel tempo come quando i nostri nonni costruivano la propria famiglia e riuscivano a mantenerla benissimo, anche con molti figli, grazie al lavoro della terra. Ovviamente i tempi sono cambiati, ma tutt’oggi sono circa 250.000 i posti di lavoro creati dai campi italiani in una decina di anni. In più, sempre in tema di numeri ci sono oltre 28.000 nuove imprese agricole nate con con 4 miliardi di euro di investimenti.
Un fenomeno che si può definire bizzarro, soprattutto se si pensa che sono proprio i giovani che sono la maggiore fonte di crescita per le imprese agricole. I dati dettagliati del fenomeno, li ha forniti la Coldiretti nel corso di un incontro con oltre 2.000 imprenditori agricoli “under 30” di tutte le regioni italiane.
Per diventare i nuovi agricoltori, basta rispettare qualche piccola regola. Per prima cosa bisogna avere una idea di azienda e cercare di sviluppare il progetto nel modo più convincente possibile. Subito dopo, si cercano di valutare le potenzialità della nuova impresa e ci si confronta con chi ha già fatto esperienze simili nel campo. A questo punto, quella che è una semplice idea può prendere forma verso uno sviluppo imprenditoriale. Si cercano i finanziamenti e si presenta il progetto di finanziamento pubblico. Ovviamente, mai dimenticare l’importanza di una formazione di base in campo agricolo per non rischiare il fallimento e la decisione di circondarsi di gente preparata e con esperienza diretta. E’ chiaro che non terminano qua i passaggi burocratici e che la strada può essere lunga e i tempi per i vari permessi scoraggiare non poco, ma bisogna investire nel proprio futuro adesso che la crisi è quasi alle spalle. L’agricoltura, in questo senso, è una valida alternativa dalla quale ricominciare.