Prendono l’auto o la metro, accompagnano il figlio a scuola e poi arrivano in ufficio. Lavorano con amore e dedizione, quella stessa che dedicano alla famiglia. Tornano a casa, stanche, e solo qualche volta si concedono un’ora il palestra o dedicata al benessere, poi, cena, piatti e lavori di casa arretrati. No, non è il ritratto di donna ideale, ma di quasi tutte le ragazze che non rinunciano per necessità o piacere, alla propria indipendenza economica. Per loro tutto è più complesso, non perchè non abbiano complicità dai compagni, ma perchè comunque hanno maggiore responsabilità familiare. E’ proprio ora di dare un aiuto concreto, con orari di lavoro più flessibili o asili aziendali e, soprattutto, con posizioni concesse quando meritate.
Si perchè se una donna fatica il doppio per ottenere il medesimo stipendio di un uomo, alla fine si vede sorpassata dai maschietti per via della maternità o chissà per quale motivo reale che, comunque, evidenzia una situazione di eccessivo quanto reale maschilismo. In molte, anche per questo motivo, hanno scelto di lavorare in proprio, con tutte le conseguenze che ciò comporta.
Le imprese in rosa vanno forte, vantano qualche privilegio in più o agevolazione e mostrano la capacità di pensare a molteplici aspetti dell’altra metà del cielo, abituata ad una gestione tra le quattro pareti domestiche, che abilmente sa utilizzare pure in ufficio.Pochissime falliscono e potrebbero essere la speranza per l’immediato futuro, quell che riusciranno a fare uscire dalla crisi. Insieme poi le donne sanno entrare in competizione e collaborare, un mix che favorisce la produttività e che quindi permette di raggiungere velocemente gli obiettivi, ma ancora la strada da fare è lunga. Meritano nuove attenzioni, promozioni interessanti e la possibilità di mostrare tutto il loro estro e la creatività, anche rischiando ma alla fine in caso di riuscita, mostrando un trofeo guadagnato con tanto sudore in più.