Lavoro 2011: va meglio ai laureati

di La redazione Commenta

 I laureati hanno sempre avuto, in fondo, la tendenza a lavorare più facilmente e a poter cogliere opportunità maggiormente interessanti sia a livello economico che di mansioni. In questo 2011, però, sembra che le cose, in tal senso, vadano ancora meglio e chi ha completato con risultati eccellenti il proprio corso di studi, alla fine, riesce quasi a sistemarsi. Certo siamo ben lontani da stipendi adeguati e contratti da sogno, però rispetto ad un mercato in profonda crisi diciamo che riescono a tirare avanti meglio fino alla fine del mese. In qualche raro caso, poi, la mansione è perfetta per i propri titoli e si può contare su un posto sicuro, ma non è la regola.

Nei prossimi mesi, quindi, sembra che le cose possano ancora migliorare e il 53% delle aziende è infatti intenzionato ad assumere.Questi i dati venuti fuori da uno studio del Ministero del Lavoro e di Unioncamere, dopo aver controllato in maniera meticolosa i programmi di assunzione delle imprese.La notizia è comunque positiva, intanto perchè oggi sempre più ragazzi riescono a conseguire la laurea, per cui le speranze sono per una grossa fetta di nuove generazioni e poi dopo anni di chiusura, sembra che possa aprirsi, finalmente uno spiraglio.

Il sistema occupazionale italiano dovrebbe tornare a crescere, almeno secondo quanto si sta registrando in questo primo trimeste con quasi 100mila assunzioni. Le possibilità maggiori sembrano essere soprattutto nelle piccole e medie imprese del centro nord. Si cercano soprattutto giovani appena usciti dal sistema formativo, nel 54,3% dei casi ma anche operai specializzati. Questo significa, che pure per chi si è fermato ben prima della laurea il futuro potrebbe migliorare. La crisi potrebbe presto essere solo un brutto ricordo forse, e i momenti in cui la grande industria e il settore dei servizi licenziavano potrebbe allontanarsi a grandi passi. Le imprese, però frenano e mostrano un cauto ottimismo riguardo al tema della crescita ma l’occupazione mostra un momento decisamente migliore. Questo anche quello che ha evidenziato Ministro del lavoro Maurizio Sacconi, secondo il quale persiste un “disallineamento tra le richieste del mercato e le competenze disponibili dei lavoratori”.


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