La crisi si sta allontanando è ci siamo ancora dentro in pieno? In realtà, non è facile dirlo perchè se sembra che qualcosa in merito si stia muovendo, è pur vero che milioni di imprese che hanno dovuto superare una vera e propria tempesta adesso hanno difficoltà serie a manternersi in equilibrio sul mercato. Nonostante siano riuscite ad uscire dalla recessione mondiale, il loro stato di salute interna, quindi, è comprensibilmente compromesso e per lungo tempo vivranno in una precaria situazione di incertezza. I lavoratori, poi, sono angosciati dalle continue riduzioni del personale e le notizie a volte positive e altre negative che arrivano, non fanno altro che aumentare questo stato di ansia.
A tutt’oggi, circa il 56 per cento delle aziende dello Stivale, quindi più della metà conferma non solo di aver sofferto molto negli ultimi anni, ma soprattutto di aver avuto una enorme perdita di dati negli ultimi 12 mesi. Questi non sono stati il più delle volte recuperati con ulteriori danni interni. Un recente sondaggio a tema che mostra la triste realtà attuale, l’ha condotto ultimamente Kroll Ontrack, società specializzata in servizi di recupero dati e computer forensics. Ne è venuto fuori un quadro più che chiaro. Nello studio, in particolare, sono stati coinvolti IT manager di circa 250 aziende italiane con oltre 500 dipendenti.Una analisi su larga scala che, però, non ha lasciato spazio a dubbi sulla questione. Qualcosa bisogna fare perchè il budget qui rischia di calare molto in fretta e se spariscono pure importanti documenti allora non c’è più scampo.
Nello specifico, secondo quanto venuto fuori circa l’84% delle aziende con problemi interni ha detto di non essere riuscito a recuperare i dati, mentre l’8% ha parlato di tempi di recupero troppo lenti. Se ci vuole troppo tempo a risalire e a ricrearli, per il 7% il costo si è rivelato maggiore rispetto a quello che era stato previsto. La tecnologia, quindi, non sempre è completamente affidabile, meglio avere una copia cartacea dei documenti importanti.