La ripresa è timida ma innegabile: sembra che nel 2010, in barba alla crisi economica che non si capisce bene a quale stadio del suo progradire sia giunta, le aziende abbiano migliorato leggermente i loro profitti. I dati sono stati raccolti dall’Istat, la quale ha confermato la tendenza positiva, che si spera e si pensa possa proseguire con stime ancora più positive per tutto il 2011. I cambiamenti in meglio, riguardano una fetta di mercato molto vasta. Si va, infatti, dai liberi professionisti, alle società di persone e di capitale, fino ad arrivare alle imprese individuali. Sono state prese in esame, però, le aziende con oltre 5 dipendenti che si occupano di settori diversi, rispetto a quello finanziario.
A livello tecnico, quindi, la quota tra risultato lordo di gestione e valore aggiunto lordo a prezzi base, su base annua è stata pari al 41,5%, con un incremento rispetto al 2009 dello 0,5 per cento. Il risultato lordo di gestione è cresciuto del 3,2%, più di quanto si è registato per il valore aggiunto (+1,8%). Se prendiamo ad esempio l’ultimo trimestre dell’anno si è arrivati al 42,2% (+0,2% del precedente trimestre) e la speranza che le cose migliorino definitivamente ha ripreso a farsi sentire.
La crisi sta passando? Magari. Certo, a ben guardare i dati sugli investimenti si pensa di si, anche se i risultati sono esigui. Bene comunque, calcolando che nel 2010 il tasso di spesa delle società non finanziarie è stato del 23,8%,un punto e mezzo in più del 2009. Non è il caso, però, di cantare vittoria in quanto l’ultimo trimestre ha ridotto l’indice dello 0,3% rispetto a quello precedente. In pratica, in linea di massima l’anno si è concluso con investimenti fissi lordi stabili, ma i mesi precedenti hanno segnato una piccola svolta e riacceso l’entusiamo. Questo potrebbe portare le aziende a decidere di investire di più e l’economia ricomincerebbe a muoversi. Occorre del tempo e delle nuove certezze.