Più aziende che persone su internet negli ultimi tempi, per una guerra a suon di vendite per la verità ancora troppo stagnanti, da quando la crisi economica e prima ancora l’euro, hano fatto capolino anche nel Belpaese. Secondo recenti sondaggi, inoltre, la rete ha tutt’oggi una connotazione ancora molto maschile, legata al settentrione e dominata dalle imprese: in tutto quasi il doppio rispetto alle persone fisiche. La ricerca con dati aggiornati, è stata eseguita dall’Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (IIT-CNR) e le stime sono state esposte nel corso del recente Internet Festival.
Addentrandosi tra i dettagli tecnici, si scopre che in merito al 2010 e alla fine dell’anno, il 57,7% dei domini .it risultavano registrati da imprese contro il 29,6% di persone fisiche, a cui seguivano liberi professionisti (5,76%) ed enti no-profit (4,48%). Quasi sempre le registrazioni vengono effettuate dagli uomini e parliamo, infatti, dell’83,32%, contro il 16,68% delle donne. Riguardo all’età, invece, parliamo di una età media compresa tra 34 e 41 anni.
Dalla ricerca, viene fuori pure una certa territorialità dell’evento e, quindi, parliamo soprattutto del Nord Italia che detiene il maggior numero di domini “.it” con ben 860mila nomi registrati (54%), contro i 384mila del Centro (24,20%) e i 343mila del Sud (21,64%).In merito, però, al tasso di penetrazione, ovvero il rapporto tra nomi registrati e popolazione residente, il valore più alto è registrato al Centro Italia con 385,30 nomi a dominio ogni 10.000 abitanti. A seguire, ecco il Nord e poi il Sud. I numeri parlano chiaro: 371,77 e 201,83 rispettivamente. Trentino Alto Adige e Lombardia le regioni con il più alto rapporto tra siti .”it” e residenti. Secondo quanto ha confermato Anna Vaccarelli, responsabile Relazioni esterne, media e comunicazione del Registro .it, quello che viene calcolato su base annuale è molto utile: “sono dati significativi, un vero indice dell’uso che in Italia si fa di Internet”.