IBM potrebbe presto rivelare la realizzazione di una delle più importanti innovazioni aziendali degli ultimi tempi. La società sta infatti supportando lo sviluppo di una migliorata tecnologia da parte di un gruppo di fisici dell’Università di Manchester, che sostengono di essere in grado di manipolare un nuovo materiale, ultrasottile e ultraresistente, che potrà condurre l’elettricità in modo estremamente più efficiente rispetto a quanto avviene oggi.
Sugli studi compiuti dall’Università di Manchester hanno messo gli occhi anche i militari statunitensi, che auspicano di poter sfruttare tale tecnologia per realizzare nuovi radar ancor più precisi. Ma è IBM ad essersi mossa in adeguato anticipo, ribadendo che – se portata a termine con i risultati sperati – tale tecnologia potrà rendere i propri personal computer di gran lunga i più veloci del mondo.
Il nuovo materiale approntato dai fisici dell’Università di Manchester può infatti condurre l’elettricità fino a 30 volte più velocemente dell’attuale silicio, consentendo pertanto agli utilizzatori di personal computer di poter sfruttare un nuovo approccio con le proprie infrastrutture tecnologiche.
Il mercato del nuovo materiale oggetto dell’innovazione aziendale che IBM vorrebbe perseguire potrebbe raggiungere quota 675 milioni di dollari entro il 2020, stando a una recente stima compiuta dalla BCC Research. Tuttavia la stima di cui sopra è relativa al mese di febbraio, molto prima delle più recenti news che hanno aperto degli scenari inaspettati sul progresso del materiale.
Gli occhi delle multinazionali sono pertanto spalancati su quanto accadrà a Manchester: il mercato dei semiconduttori vale infatti quasi 300 miliardi di dollari, e l’introduzione di un elemento di importante novità quale quello sopra accennato potrebbe rivoluzionare la spartizione della torta, con un orizzonte temporale che si sta ravvicinando sempre di più, fino ad essere compreso entro i 2-3 anni da oggi.