Anche il primo trimestre del 2014 si conferma periodo di difficoltà per le imprese italiane. Secondo i dati diffusi da Unioncamere il primo trimestre del 2014 ha registrato un pesante saldo negativo tra nuove iscrizioni e cessazioni d’attività. Cresce a doppia cifra anche il numero dei fallimenti.
Entrando nel dettaglio dei dati, nel primo trimestre 2014 si sono registrate complessivamente 115.374 iscrizioni di nuove imprese, un valore in calo rispetto allo stesso periodo del 2013 quando le nuove iscrizioni erano state pari a 118.618 unità. Sempre nei primi tre mesi dell’anno invece le cessazioni sono state pari a 139.864 unità contro le 149.969 unità dello stesso periodo del 2013. Dalla comparazioni dei dati si ottiene per il primo trimestre un saldo negativo di -24.490 imprese. Il dato è comunque migliore di quello che si era registrato nel 2013 quando il saldo era stato pari a -31.351 unità. In particolare è significativo il calo delle cancellazioni diminuito di circa 10 mila unità.
Per tipologia di impresa il trimestre vede un saldo positivo per le sole società di capitali (9.387 unità) e per le altre forme di impresa (557) mentre il saldo è molto negativo sia per le società di persone (-5.636) che per le imprese individuali (-28.798).
Complessivamente a fine marzo 2014 in Italia operano 6.012.366 di imprese di cui 1.390.064 classificate come “imprese artigiane”. La forma prevalente è costituita dalle imprese individuali (3.253.494) seguita da società di capitali (1.451.806), società di persone (1.101.889) e altre forme d’impresa (205.177).
Tra i molti dati diffusi da Unioncamere destano preoccupazione anche le cifre sulle procedure concorsuali. Nel primo trimestre del 2014 sono state 3.607 le imprese per le quali è stata aperta una procedura di fallimento, un dato in crescita del 22% rispetto allo stesso periodo del 2013. Sono state invece 577 le imprese per cui è stata presentata una domanda di concordato (+34,2%).
[Via | Unioncamere]