Lo studio è stato effettuato, in particolare, in Toscana, ma il risultato è comunque lo stesso anche nelle altre giorni di Italia: l’imprenditoria femminile, vive un momento positivo e le aziende in rosa vincono anche sulla crisi economica imperante. Una tendenza così in forte crescita che ha portato le strutture gestite da esponenti del sesso femminile ad aumentare del 2,6% (in assoluto +2.459 unità) solo in questo angolo del Belpaese, al contrario delle ditte maschili rovinosamente diminuite dello 0,4%, per una perdita di 1.136 unità.Volgendo lo sguardo al 2010 da poco trascorso, nel periodo di giugno, le imprese femminili della Toscana erano 98.660 unità, circa il 23,7% del totale delle imprese, pari a 415.930 unità. Insomma, la media era e continua ad essere questa: una azienda su quattro è gestita da donne.
In generale, comunque, è anche vero che il tessuto imprenditoriale toscano gode di ottima salute già da qualche tempo, +0,3% in totale, calcolando il periodo compreso dal 30 giugno 2009 al 30 giugno 2010, ma in buona parte dati alla mano, il merito è proprio delle donne. Quelle stesse che subiscono ancora una serie di umiliazioni sul lavoro, sorpassate magari da uomini meno capaci, ma con una quantità inferiore di problemi legati soprattutto alla meternità. Si parla tanto di cambiamenti e agevolazioni, ma la strada è ancora particolarmente lunga, anche solo per avvicinarci al ben più moderno estero.
In ogni caso, dal confronto con le altre regioni italiane, la Toscana risulta al terzo posto in termini di tasso di crescita dell’imprenditoria femminile, superata soltanto da Lazio e Lombardia. Il monitoraggio è stato effettuato dall’Osservatorio sulle Imprese Femminili di Unioncamere Toscana, in collaborazione con la Regione Toscana per elementi relativi al I semestre 2010. A livello di settori, sono in ascesa quello delle costruzioni, attività immobiliari e settore turistico. Un altro dato curioso è quello che conferma che la crescita maggiore dell’imprenditoria femminile in Toscana vede protagoniste le donne extracomunitarie, soprattutto le cinesi con un +11,2%, in assoluto + 407 unità, che da sole rappresentano ben il 37,8% delle extracomunitarie e 25,4% delle straniere con cariche in imprese toscane. A seguire, poi, le albanesi, e le marocchine. Ancora, le imprenditrici comunitarie sono cresciute del +5,4, soprattutto grazie alle romene e alle polacche