Sembra che il mese scorso sia stato piuttosto felice per chi è in cerca di una occupazione o teme di perdere quella che ha. A guidare questa tendenza positiva, però, è la Svizzera e le aree al confine con una sensibile diminuzione di coloro che non hanno un lavoro. Ad essere tenuto sotto stretta osservazione è stato maggio, in cui la maggior parte dei cantoni latini, Ticino in testa, hanno guidato una classifica ben notevole con punte in eccellente calo rispetto alla media nazionale.
Si è vero ci sono anche elementi stagionali, a questo si aggiunge il periodo in cui molti vanno in ferie e c’è bisogno di rinforzi, ma si tratta comunque di un risultato importante, visto il periodo di crisi non ancora del tutto terminato. Secondo la Segreteria di stato dell’economia (Seco), in questo senso molto hanno fatto gli effetti dell’entrata in vigore della nuova LADI (Legge sull’assicurazione contro la disoccupazione), che hanno interessato circa 2000 persone.Per quanto riguarda il Paese, poi, il mese scorso sono diminuiti gli iscritti agli uffici regionali di collocamento diminuiti di 8764 unità.
Per quanto riguarda il tasso, ancora, si è passati a 2,9% contro il 3,1% di aprile. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il numero di disoccupati è calato di 36.390 unità, con un meno 24,1%. I ragazzi tra i 15-24 anni hanno trovato più facilmente un impiego e il tasso di disoccupazione è diminuito di 1.921 unità con un -11,5%.La flessione più marcata si è registrata nel Ticino, Giura e Neuchâtel. A seguire, poi, ad esempio Vaud, Vallese, Ginevra, Berna, Nidvaldo e via dicendo. Un fattore da non sottovalutare che evidenzia un timido accenno di benessere in più fuori e dentro i confini nazionali e fa ben sperare per il futuro. Del resto la preoccupazione più grande restano i ragazzi che hannio studiato tanto e ora rischiano di vedere il loro futuro annebbiato d problemi e mancanza di fondi.