E’ un quadro globalmente negativo quello tracciato dai recenti dati ISTAT sulle imprese con dipendenti attive in Italia nel 2013. Per effetto di un quadro economico generale ancora molto debole lo scorso anno si è registrato un significativo calo nel numero delle imprese con dipendenti e dei relativi livelli occupazionali.
Partendo dai dati assoluti l’ISTAT stima che nel 2013 il numero complessivo di imprese con dipendenti attive sia stato pari a 1.583.375. Rispetto ai valori del 2012 si è quindi registrato un calo del 3,7% che si è distribuito su quasi tutti i settori di attività anche se con intensità differenti. Nel industria il calo del numero di imprese con dipendenti è stato in linea con la media globale (-3,7%) con una punta negative di -6,0% nella “Metallurgia e Fabbricazione di prodotti in metallo”. Sul versante opposto è invece aumentato del 6,2% il numero di imprese con dipendenti legati alla “Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata”.
Nelle costruzioni si registra la flessione più marcata con una diminuzione del numero di imprese con dipendenti pari al 7,6%. Il raggruppamento delle aziende del commercio, del trasporto, dell’alloggio e della ristorazione segna a sua volta un calo del 3,7%. Calo più contenuto infine per le aziende nel raggruppamento “Altri servizi” con una flessione dell’1,5% nel numero di imprese con dipendenti. In questo ultimo comparto è interessante segnalare l’andamento in controtendenza (+2,8%) tra le aziende di telecomunicazioni.
Nel 2013 globalmente le imprese con dipendenti hanno dato occupazione a 13,3 milioni di addetti (11,4 milioni i dipendenti). Rispetto all’anno precedente si registra un calo dell’occupazione del 2,4%. Nell’industria il calo dell’occupazione è stato pari al 3,6% mentre anche in questo caso nelle costruzioni si registra la contrazione più forte (-8,7%). In calo il numero di occupati anche nel raggruppamento “commercio, trasporto, alloggio, ristorazione” (-2,3%) mentre cresce dello 0,5% il numero dei dipendenti nel raggruppamento “Altri servizi”.
[Via | ISTAT]