Sono soprattutto le aziende del centro-sud a mostrare più impegno sul fronte della responsabilità sociale e, nello specifico, parliamo di un 73,10% di imprese del Mezzogiorno e del 75% di isole ed estremo Sud dello Stivale. Tutte le strutture in questione, hanno investito molto sulla cultura, ambiente e sviluppo sostenibile, ma anche sulla solidarietà.
Rispetto alle aziende del Nord, da questo punto di vista a vincere sono le ditte che si trovano più giù nel Belpaese, questo secondo i dati resi noti dal IV Rapporto sull’Impegno sociale delle aziende in Italia, realizzato da Swg per l’Osservatorio Socialis di Errepi Comunicazione e presentato nelle scorse ore dall’Università per Stranieri di Perugia, nel corso di un convegno aperto dal Rettore Stefania Giannini. A coordinare questo incontro di grande importanza è stata Donatella Padua e moltissime altre personalità locali vi hanno preso parte, proprio per fornire un metro di paragone specifico sulla situazione attuale in Italia. Le varie regioni interessate, hanno lavorato soprattutto a livello interno e, così, in testa si piazzano le iniziative di carattere sociale che riguardano la solidarietà sociale e le azioni umanitarie
Un terzo delle imprese, poi, hanno scelto di migliorare le condizioni lavorative del personale a livello di sicurezza e di salute sul posto di lavoro. Senza contare che 1/3 delle strutture ha scelto di coinvolgere i propri dipendenti in maniera diretta o indiretta nel sostegno al settore del sociale. In qualche caso è stato proprio fatto scegliere loro, su cosa volevano che i loro capi puntassero. Moltissimi hanno preferito la solidarietà sociale e le azioni umanitarie. In questo modo si è raggiunto un picco del 67.70% per le aziende del nord-ovest. In merito alla sicurezza dei dipendenti, per la quale appunto qualcosa si è fatto, certamente si deve investire di più e si spera che nei prossimi mesi si possano vedere nuovi risultati che riguardano proprio questo settore così attuale e scottante.