Gestione aziendale, l’innovazione al tempo della crisi

di La redazione Commenta


Nella gestione aziendale un coerente piano di innovazione può positivamente incidere nella capacità delle aziende di competere sul mercato ed adeguarsi rapidamente al mutare della domanda. Un approccio aperto all’innovazione è per certi versi ancora più cruciale nei periodi di crisi quando il confronto per la permanenza sul mercato si fa più serrato.

In questo contesto è particolarmente interessante un rapporto pubblicato dall’ISTAT sul tema dell’innovazione nelle imprese nel triennio 2010-2012. Da questi dati emerge come la gestione aziendale abbia mostrato sensibilità ai temi dell’innovazione rafforzando gli sforzi soprattutto nelle realtà di medie e grandi dimensioni.

Considerando il campione delle aziende italiane con 10 o più addetti, nel triennio considerato il 51,9% delle imprese italiane a portato avanti iniziative di innovazione. Il dato è in leggera crescita (+0,5 punti percentuali) rispetto ai dati dei tre anni precedenti ma mostra comunque come quasi metà delle aziende non si sia mossa in questa direzione. Il 35,5% del campione ha visto una gestione aziendale orientata all’innovazione di prodotto o all’innovazione di processo. Anche in questo caso il dato è cresciuto di 2 punti percentuali rispetto al triennio precedente aumentando la percentuale di quelle che l’ISTAT classifica come “imprese innovatrici in senso stretto“.

E’ il settore dell’industria a mostrare la maggiore propensione all’innovazione con una percentuale del 58,4% delle imprese che svolge attività di innovazione ed il 45,4% delle imprese che ha investito in innovazione di prodotto o processo. Percentuali più basse caratterizzano le imprese con attività innovative nei servizi (49,4%) e nelle costruzioni (37,6%).

Significative correlazioni legano l’innovazione, la gestione aziendale e la dimensione dell’impresa. La percentuale di aziende che svolge attività di innovazione arriva ad una punta massima dell’82,5% nelle imprese con almeno 250 addetti. La percentuale passa al 68,8% nelle imprese con un numero di addetti tra 50 e 249 e si attesta al 49,3% per le imprese con un numero di addetti tra 10 e 49.

[Via | ISTAT]

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