Fino a qualche anno fa a Palermo e in particolare in provincia, chi riusciva ad essere assunto all’interno della Fiat di Termini Imerese, aveva dato una svolta alla propria vita. In una regione in cui la crisi economica in fondo c’è sempre stata e gli stipendi spesso venivano ritardati, a fine mese si riceveva quanto dovuto per un lavoro in qualche modo prestigioso. Nessuno poteva, quindi, immaginare che sarebbero giunti giorni tristi di cassa integrazione, di licenziamenti e di riconversione della stessa impresa.
Nonostante da molto tempo ormai non mancano scioperi e mobilitazioni è ormai certo che lo stabilimento cambierà organizzazione definitivamente. A tal proposito, quindi, sono state in queste ore selezionate ben cinque aziende che potrebbero avere un ruolo chiave nella sua trasformazione. Parliamo nello specifico di Medstudios (produzione tv), Newcoop (piattaforma logistica per la grande distribuzione), Dr (settore automotive), Lima Group (elettromedicali e protesi sanitarie), Biogen (energetico e biomasse). Termini Imerese quindi non sarà più la stessa e peggio ancora i dipendenti che pensavano di essere stati più fortunati degli altri.
A fine anno, senza alcuna possibilità di proroga i cancelli verranno sbarrati e chissà cosa succederà in futuro. Intanto, il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, e il presidente della regione Sicilia, Raffaele Lombardo hanno dato il via libera e per il paese, così come per la zona intera si prospettano grandi novità, si spera in positivo. Non sono stati rari in questi mesi i gesti estremi di chi pensava che minacciando il suicidio o incatenandosi ai cancelli avrebbe cambiato le cose, persino un paio di omicidi della zona consumati fra le quattro pareti domestiche, sono stranamente stati compiuti da ex dipendenti forse fuori di testa per quel senso di fallimento che colpisce chi già maturo si sente mancare il terreno sotto i piedi. Magari non è però tutto così negativo e staremo a vedere cosa succederà.