I cambiamenti climatici preoccupano gli esperti da decenni e nonostante gli avvisi, hanno fatto più la parte del grillo parlante, odiato e snobbato, ottenendo i risultati contrari. In molti non li hanno ascoltati considerandoli esagerati, ma adesso che il tempo stringe e si cominciano a contare i primi reali danni dell’inquinamento molti imprenditori hanno preso coscienza del bisogno immediato di impegnarsi in prima persona. E’ il caso di molte grandi aziende che oltre al guadagno pensano pure ad investire in impianti che abbiano meno impatto possibile sull’ambiente.
In primo piano in questa giusta lotta è inserita la Fiat spa, come è stato reso noto in un recente studio condotto dal Global 500 Carbone Disclosure Leadership Index (Cdli) e Carbon Performance Leadership Index (Cpli). Il tutto è inserito all’interno del rapporto pubblicato dal Carbon Disclosure Project, che premia le aziende leader nella lotta a migliorare la qualità della nostra vita e del nostro futuro, pure da questo punto di vista.
Una ricerca attenta e continua che ha visto a sorpresa l’Italia molto interessata e pure i suoi cittadini. Il timore che le nuove generazioni possano non avere un futuro è sotto l’occhio attento di tutti e la consapevolezza che chiunque può evitare nel suo piccolo di peggiorare la situazione per fortuna si moltiplica. Nel recente monitoraggio che comunque non si ferma qui e continuerà pure nei prossimi mesi, sono state coinvolte oltre 400 aziende di tutto il mondo e Fiat, come è stato reso noto in un recente comunicato ufficiale compare come l’unica italiana tra le 23 ammesse in entrambi gli indici. Un grosso risultato che si accompagna alla produzione di auto che l’hanno resa leader nel campo da molto tempo. Crescita è anche questa, comprendere in che direzione stiamo andando e se è necessario riuscire a correggerci in tempo. Fiat la lezione evidentemente l’ha capita prima di molte altre imprese.