Il governo ha dato il via libera all’utilizzo degli elenchi telefonici quale base informativa per ottenere gli indirizzi utili a inviare lettere di natura promozionale. Il rischio è che, in seguito a questa previsione, le nostre cassette postali possano essere riempite di messaggi promozionali, depliant e volantini con le offerte del promotore di turno. Ma c’è un modo per evitare questa potenziale “invasione” di posta indesiderata?
Ovviamente la risposta è positiva, poichè il cittadino può iscriversi al registro delle opposizioni e, di conseguenza, rinunciare ad essere informato con il materiale promozionale di cui sopra.
Sembrerebbe pertanto tutto facile per chi non desidera ricevere pubblicità, ma le cose sono un pò più complesse. Innanzitutto è necessario che il cittadino si attivi in prima persona (con un dispendio, anche se minimo, di energie e di tempo) e in secondo luogo è necessario altresì “sperare” che il registro possa funzionare a dovere.
Secondo quanto sostiene Francesco Pizzetti, il garante per la privacy, in un’intervista concesse a Repubblica, numerose sono le segnalazioni di malfunzionamento del registro, e di violazione delle previsioni.