La crisi economica in Italia fa sentire i suoi effetti, lungi dall’essere superata. I dati sulla disoccupazione, e su quella giovanile, mostrano quando sia grave il problema e come la situazione necessità di scelte immediate da parte del governo sul mercato del lavoro.
La politica parla di tagli al cuneo fiscale e il nuovo segretario del Pd Matteo Renzi ha proposto il suo piano per il lavoro. Il Job Act di Renzi ancora non si conosce bene e nei dettagli, ma c’è stata già una sorta di appoggio dell’Ue in linea generale e sulla direzione intrapresa.
L’Istat ha mostrato i dati sulla disoccupazione che sono preoccupanti. Il tasso di disoccupazione è arrivato al 12,7% con un aumento dello 0,2%. La disoccupazione giovanile è allarmante con il tasso che è arrivato al 41,6%, con un aumento, anche in questo caso, dello 0,2%.
In Italia, quindi, quasi un giovane su due non ha un posto di lavoro. La fascia di popolazione cui si fa riferimento è quella tra i 15 e i 24 anni. I dati dell’Istituto Nazionale di Statistica sopra indicati si riferiscono a novembre e il confronto è con il mese precedente.
Il tasso di disoccupazione arriva al record essendo il più alto dal 1977, cioè da quando sono iniziate le serie storiche per questo tipo di dati.
I disoccupati in Italia a novembre sono 3 milioni 254 mila. In crescita soprattutto la disoccupazione tra gli uomini. Nello stesso mese gli occupati sono 22 milioni 292 mila, lo 0,2% in meno rispetto al mese precedente.
La situazione occupazionale non è buona nemmeno in Europa, ma in Italia è leggermente peggiore. Il tasso di disoccupazione in Europa a novembre è al 12,2%. La disoccupazione giovanile in Italia è invece molto più alta che in Europa, dove la media è del 24,2%. In Europa, come dimostra Eurostat, l’aumento più alto del tasso di disoccupazione si è avuto a Cipro, ma al secondo posto c’è l’Italia.