Un nuovo programma di incentivazione per le diagnosi energetiche delle piccole e medie imprese (PMI) è stato varato dal Ministero dello sviluppo economico e del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. Il progetto da sviluppare assieme a regioni province autonome metterà a disposizione fino a 30 milioni di euro nel 2015.
Il progetto è previsto dalle norme di recepimento della Direttiva sull’efficienza energetica e punta a sostenere da un lato le diagnosi energetiche nelle PMI e dall’altro l’adozione nelle stesse di nuovi sistemi di gestione energetica conformi a quanto previsto dalle norme ISO 50001. Come si accennava il programma cofinanzia i progetti avviati da regioni e province autonome mettendo a disposizione 15 milioni di euro per il 2015. Considerando il contributo degli enti locali per quest’anno dovrebbero complessivamente essere disponibili fino a 30 milioni di euro.
Regioni e provincie autonome avranno tempo fino al prossimo 30 giugno per presentare i programmi di sostegno alle diagnosi energetiche. Le piccole e medie imprese che potranno beneficiare del programma dovranno rispettare una serie di criteri tra i quali l’iscrizione al Registro delle imprese da almeno due anni e l’operatività in regime di contabilità ordinaria. Complessivamente il programma sosterrà fino al 50% dei costi sostenuti dalle PMI in diagnosi energetiche e nuovi sistemi di gestione dell’energia.
Il Ministero dello sviluppo economico stima in almeno 15 mila il numero di PMI che ogni anno dovrebbero dovrebbero essere coinvolte dal progetto di incentivo alle diagnosi energetiche. Una analoga cifra dovrebbe essere raggiunta anche quanto a numero di progetti per il miglioramento dell’efficienza energetica. L’iniziativa del MiSE ha uno sviluppo pluriennale e verrà replicata anche nei prossimi anni fino al 2020. Tutti i dettagli sono disponibili sul sito del Ministero dello sviluppo economico.
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