E’ un bilancio negativo quello che caratterizza i primi dieci mesi del 2014 per le aziende che operano nel commercio dei carburanti. I dati pubblicati da Confesercenti evidenziamo una diffusa situazione di crisi aziendale che ha portato alla perdita di oltre mille imprese nel bilancio tra iscrizioni e cancellazioni.
Nel dettaglio dei numeri la rete per il commercio dei carburanti conta 20.748 imprese. I primi dieci mesi del 2014 si sono caratterizzati per 310 nuove iscrizioni a cui però fanno da contrappeso un totale di 1.357 chiusure aziendali. Il bilancio complessivo vede quindi come principale effetto della crisi aziendale del settore un saldo negativo di -1.047 imprese.
Per aree geografiche il Nord-ovest ha registrato 4.652 imprese attive nel settore del commercio di carburanti ed un saldo negativo nei primi dieci mesi del 2014 di -264 imprese. Situazione simile caratterizza il Nord-est con 3.625 imprese attive ed un saldo di -177 aziende. L’area del Centro registra 4.759 imprese attive ed un saldo tra nuove imprese ed imprese chiude sempre negativo (-215).
La crisi aziendale del settore non risparmia il Sud. Questa area del paese registra il maggior numero di aziende attive nel settore (5.273) ma chiude anche in questo caso con un saldo negativo (-235). Nelle Isole infine operano nel commercio dei carburanti 2.439 imprese e nei primi dieci mesi del 2014 si sono perse 156 aziende.
Rispetto alle 21.434 imprese attive nell’ottobre del 2013 una persistente situazione di crisi aziendale ha determinato una variazione negativa pari al 3,2% del totale. E’ il Piemonte la regione con il bilancio percentuale più negativo: nella regione il saldo delle imprese attive nel commercio dei carburanti è negativo per 117 unità nei dieci mesi ed in calo del 6,9% rispetto ai dati del 2013.
[Via | Confesercenti]
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