Resta complessa la situazione dell’accesso al credito per le imprese italiane. Dai dati del rapporto “La domanda e l’offerta di credito a livello territoriale” reso noto da Banca d’Italia emerge infatti una debolezza della domanda di credito contrapposta ad un approccio sempre selettivo nella concessione di finanziamenti.
I dati del rapporto fotografano la situazione italiana nel secondo trimestre del 2013. In questo periodo la domanda di finanziamenti da parte delle imprese è restata debole con un calo superiore nel Nord Ovest e flessioni più basse nel resto del Paese. Cala in particolare la richiesta di finanziamenti per nuovi investimenti mentre al contrario è in crescita la richiesta di credito per la ristrutturazione del debito delle aziende. Una situazione che rispecchia quindi la percezione generale dell’economia che vede pochi investimenti per il patrimonio aziendale e sforzi notevoli orientati a rendere sostenibile l’indebitamento.
Il calo della domanda di credito da parte delle aziende è più marcato della media nel settore delle costruzioni. Cali più contenuti riguardano comunque anche l’industria manifatturiera ed il settore dei servizi. Nel secondo semestre dell’anno il calo della domanda di finanziamenti ha riguardato in misura maggiore le banche di piccole dimensioni e in maniera meno intensa quelle di maggior dimensione. Nella macro area “Sud ed Isole” in controtendenza si è registrata una crescita della domanda di credito indirizzata alla grandi banche.
Sul fronte dell’offerta il secondo trimestre del 2013 ha mostrato un andamento contrastante. Nelle aree del Nord Est e del Sud ed Isole si è registrato un allentamento dei vincoli da soddisfare per l’erogazione del credito. Un irrigidimento delle condizioni ha invece caratterizzato le aree del Nord Ovest e del Centro.
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