Vi siete mai chiesti quanto costa l’ignoranza informatica nell’organizzazione aziendale? In altre parole, avete mai provato a quantificare quanto si potrebbe risparmiare se all’interno di una piccola o media impresa tutti i lavoratori avessero delle conoscenze adeguate dei sistemi informatici utilizzati all’interno dell’organizzazione?
Ebbene, noi ce lo siamo chiesti diverse volte, ma siamo arrivati a calcolare con ragionevole precisione solamente grazie all’Aica, l’Associazione Italiana sul calcolo automatico e sull’informatica, che con la Scuola di Direzione Aziendale (SDA) Bocconi ha compiuto una ricerca molto interessante – appunto – sul costo dell’ignoranza informatica.
Rispetto al nostro ambito di interesse, tuttavia, lo studio condotto da Aica e Bocconi è leggermente deviato, poiché riguarda la Pubblica Amministrazione e non, invece, le piccole e medie imprese, delle quali parleremo in proposito nei prossimi giorni.
Val la pena tuttavia ricordare ugualmente le conclusioni dello studio Aica – Bocconi, perchè i numeri che derivano dalle analisi compiute dai team di ricerca sono davvero sorprendenti. Il report sostiene infatti che l’ignoranza informatica nella Pubblica Amministrazione costerebbe (a noi cittadini, visto che siamo noi a costituire i contributi per la P.A.) ben 205 milioni di euro l’anno.
Ma come è stato effettuato tale calcolo? Il conteggio è relativamente semplice. Aica – Bocconi sostiene infatti che l’ignoranza informatica incrementa la perdita produttiva del 12%. E siccome sono circa 600 mila gli impiegati nella Pubblica Amministrazione, e di questi sette su dieci interagiscono con i personal computer ogni giorno, deriva che l’ignoranza di cui sopra provoca una perdita di tempo di lavoro di circa 47 minuti alla settimana, causati dalla scarsa conoscenza del mezzo.
L’ignoranza informatica all’interno delle organizzazioni aziendali costa quindi in media 346 euro per dipendente, e quindi, in totale, la straordinaria cifra complessiva di 205 milioni di euro. Cosa fare per ridurre questo gap negativo? La risposta sembra essere principalmente una: migliorare le conoscenze mediante corsi di formazione, e di informatizzazione.