Continuano a crescere i ricavi nei conti aziendali di Mc Donald’s, grazie principalmente a un buon incremento delle richieste di prodotti di fast food in Cina e in altri mercati emergenti, che all’interno del bilancio della compagnia statunitense, permettono di controbilanciare più che adeguatamente le flessioni che invece si riscontrano, almeno in parte, nei mercati occidentali e, in generale, in quelli ritenuti più maturi economicamente.
Grazie infatti alla crescita della clientela cinese, i ricavi della principale catena di fast food del mondo sono cresciuti del 5,1% nel mese di luglio, e pertanto oltre le attese dei principali analisti, che auspicano sì un incremento del fatturato di Mc Donald’s, ma pur sempre inferiore alla soglia del 5% (Bloomberg, in proposito, era pronta a scommettere su una crescita dei ricavi intorno al 4,7% su base annua).
Bene, oltre al mercato cinese, anche quello locale. Negli Stati Uniti infatti i ricavi da vendite sono cresciuti del 4,4%, dimostrando una solidità dei conti aziendali locali. Tuttavia l’incremento rilevato nel mercato nordamericano è anche più basso rispetto a quello preventivamente stimato dagli analisti, con lo stesso media Bloomberg che dichiarava una previsione di crescita pari a 4,9 punti percentuali.
Per quanto concerne il futuro, l’amministratore delegato di Mc Donald’s James Skinner, ha affermato che intende aprire altri 200 punti vendita entro la fine dell’anno, al fine di competere nel migliore dei modi con i principali concorrenti della società nel mercato asiatico, la KFC e la Pizza Hut. La compagnia americana avrebbe inoltre intenzione di introdurre le proprie bevande McCafè in tutto il mondo, allargando in tal modo la gamma di prodotti disponibili.
Ovviamente, uno dei primi mercati che sperimenterà l’allargamento del “portafoglio” prodotti sarà proprio la Cina, con i manager di Mc Donald’s che si dicono convinti che l’introduzione del McCafè sarà una grandissima opportunità per il mercato asiatico.