Se l’arrivo si una significativa fase di ripresa economica è accompagnato da una crescita dei consumi, allora i dati dell’economia italiana nel primo trimestre suggeriscono che l’uscita dalla crisi sarà ancora lenta. Secondo i dati diffusi da Unioncamere infatti i primi tre mesi dell’anno si caratterizzano per consumi ancora in deciso calo.
L’analisi del Centro studi di Unioncamere sottolinea come sia soprattutto la debolezza dei consumi delle famiglie e determinare un saldo negativo sia per il settore del commercio che per quello dei servizi. Più nel dettaglio il primo trimestre 2014 per il commercio si è chiuso con vendite in calo del 3,7%. Ad essere più penalizzate da questa situazione sono soprattutto le piccole imprese (con meno di 20 dipendenti) per le quali il calo è stato pari al 4,5%.
Il calo dei consumi colpisce tanto il commercio di prodotti alimentari (-3,4%) che quello di prodotti non alimentari (-4,2). Limita i danni solo la grande distribuzione che chiude il trimestre con un calo dell’1,6%. In questo contesto rimane bassa anche la fiducia delle aziende commerciali per il secondo trimestre dell’anno: il 66% degli imprenditori commerciali si attende una sostanziali stabilità mentre il 24% prevede un miglioramento del fatturato ed il 10% un ulteriore calo.
Il quadro non cambia neppure in riferimento al settore dei servizi. In questo ambito il calo del volume di affari nel primo trimestre è stato pari al 2,6%. Il calo più sostenuto è stato registrato per “Alberghi, ristoranti e servizi turistici” (-4,1%) ma flessioni superiori al 2% si sono registrate anche per i settori del “Commercio all’ingrosso ed autoveicoli” (-3,2%), del “Trasporto movimentazione merci logistica” (-2,9%), e delle “Mense e servizi bar” (-2,5%).
Anche nel settore dei servizi gli imprenditori non mostrano ottimismo per il secondo trimestre dell’anno. Il 74% si attende la prosecuzione dello stato attuale, il 18% si attende un miglioramento delle vendite ed l’8% un ulteriore peggioramento.
[Via | Unioncamere]